Bettona, ‘cade‘ il consiglio comunale

Dimissioni per quattro consiglieri su sette: Vincenzo Ferzoco nominato commissario prefettizio. «Inadeguatezza della classe dirigente»

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Fine dei giochi per il consiglio comunale di Bettona. A seguito delle dimissioni di quattro consiglieri – Bambini, Pippi, Castellini, Marcantonini – su sette, il prefetto di Perugia Antonella De Miro ha dato il via alla relativa procedura di ‘scioglimento’, adottando quindi la sospensione dell’organo. Vincenzo Ferzoco, vice prefetto e dirigente dell’area protezione civile, è stato nominato commissario prefettizio.

A Ferzoco spetta il compito di garantire la continuità del funzionamento dell’ente: a lui i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta e al sindaco. In passato ha ricoperto lo stesso incarico nei Comuni di Castel Giorgio (Terni) e Ateleta (L’Aquila), prestando inoltre servizio nelle Prefettura di Brescia, Lecco, Terni e L’Aquila.

Inadeguatezza «L’ormai prossimo scioglimento – commentano Andrea Pensi, Gregorio Alteri e Andrea Rossi, rispettivamente responsabile degli enti locali, portavoce della segreteria regionale del Pd Umbria e segretario provinciale del Pd di Perugia – del consiglio comunale di Bettona, che fa seguito alle dimissioni del segretario comunale del Pd Paolo Baiardini già rassegnate da qualche settimana, mettono in luce l’inadeguatezza di una classe dirigente che ha dimostrato di non sapersi misurare con le aspettative della comunità bettonese».

Nessuno sforzo La critica si fa poi più specifica: «Malgrado l’impegno delle segreterie regionale e provinciale del Pd nella ricerca di una mediazione, non si è avuta la forza di ricercare soluzioni politiche alla crisi di giunta aperta già da qualche mese, preferendo a questa seppur difficile e laboriosa strada quella più breve di trovare convergenze con le forze politiche di opposizione che in questi anni mai hanno portato un contributo qualificato nel dibattito consiliare. Sebbene si esaurisce il corso di una intera classe dirigente, resta inalterato il ruolo affidato al Partito Democratico e alle altre forze di centro sinistra nei processi di governo locale e regionale. Per valorizzare questo profilo serve giungere in tempi rapidissimi al commissariamento del circolo affinché si ricostruiscano le condizioni per una rinnovata condivisione programmatica insieme all’affermazione di un nuovo gruppo dirigente. L’auspicio, inoltre, è che il commissario prefettizio – concludono –  possa da subito trovare le condizioni per lavorare al meglio per la comunità potendo contare in questo senso sulla collaborazione del Pd ad ogni livello».

L’alternativa In merito alla sospensione del consiglio è intervenuto anche il segretario provinciale di Perugia di Rifondazione Comunista , Oscar Monaco: «Il triste epilogo del consiglio comunale di Bettona ci parla sicuramente di precise responsabilità politiche e amministrative di una maggioranza che ha disatteso aspettative di carattere programmatico. Lo sappiamo bene noi che abbiamo contribuito alla vittoria finale della coalizione e che poi siamo rimasti fuori per le scelte individuali di chi avevamo sostenuto in lista. Detto questo anche Bettona ha visto il volto destabilizzante del Pd renziano che, invece di scegliere il terreno della battaglia politica, ha preferito mettere in discussione il mandato elettorale e popolare dentro una logica di palazzo. Per questo – chiude Monaco – serve da subito costruire un’alternativa di sinistra con proposte concrete e con nuovi interpreti. Noi ci siamo, anche a Bettona».

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