Bigenitorialità, Perugia adesso ha il registro

Approvato, con parecchi distinguo e polemiche, il progetto per la sua istituzione

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Con con 19 voti a favore di maggioranza e M5S, 6 astenuti tra le fila di Pd oltre a Tracchegiani e Perari e 4 contrari, è stato approvato l’odg dei consiglieri del Gruppo Misto Pittola e De Vincenzi con il quale si chiedeva all’amministrazione di istituire presso il Comune di Perugia un “Registro amministrativo per il diritto del minore alla bigenitorialità”, disciplinandone l’organizzazione e il funzionamento mediante apposito regolamento.

Percorso condiviso Il registro rientra in alcuni parametri di legge in riferimento alla legge n. 54 del 2006, in cui i figli, nei casi di divorzio o separazione dei coniugi, non sono più affidati in modo esclusivo a uno dei due genitori. La norma, come specificato da Pittola: «al contrario afferma il principio della bigenitorialità inteso come diritto del minore, stabilendo che tutte le decisioni inerenti alla vita dei figli, come l’istruzione, l’educazione e la salute, vengano assunte da entrambi i genitori in comune accordo tenendo conto dei bisogni, delle capacità e delle inclinazioni dei figli». Anche i consiglieri M5S ha votato a favore ma con qualche riserva, secondo Rosetti inffatti: «l’odg è importante, ma risulta mancante della bozza di regolamento, con ciò escludendo il Consiglio comunale dall’esercizio di una sua prerogativa. Anche se sarebbe meglio riportare l’iter in commissione».

Contrari Tra chi a votato contro la più battagliera è stata la consigliera Mori del PD che a cercato di opporsi alla votazione ritenendo che l’iscrizione nel registro rischi di «far sentire i minori ancora più diversi, bollandoli e facendogli indossare la targa dei diversi, figli di separati, relegati in un ghetto dove vengono elencati e catalogati. Il compito dell’Amministrazione deve essere di stare vicino alle famiglie, magari tramite l’istituto della mediazione, mentre spetta al Giudice ogni competenza in materia di affidamento».

Regolamento e replica Alla fine Pittola ha informato il consiglio del fatto che la bozza di regolamento è già pronta per essere discussa. Le ragioni per le quali si è ritenuto, quindi, di far precedere l’odg in esame è stata di verificare quale indirizzo il Consiglio avrebbe assunto sul tema.

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