Bimbo annegato in piscina: due condanne

Città di Castello – Sentenza del tribunale di Perugia a poco meno di un anno dalla morte del piccolo Gianmaria Ciampelli

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La tragedia risale a poco meno di un anno fa, quando il piccolo Gianmaria Ciampelli – 6 anni da compiere – era annegato nella piscina del centro ippico San Giovanni di Città di Castello (Perugia), nonostante i ripetuti tentativi di salvargli la vita messi in atto dagli operatori del 118. Per questa triste vicenda il tribunale di Perugia – gip Valerio D’Andria – ha emesso la prima sentenza che ha visto condannate ad un anno e sei mesi di reclusione la titolare del centro ippico e ad un anno la titolare dell’agriturismo che aveva dato in gestione la piscina, entrambe accusate di omicidio colposo. Contestualmente il giudice ha fissato in 200 mila euro per ciascun genitore – il papà Davide è stato allenatore del Perugia Calcio – la provvisionale da liquidare alle parti civili, in attesa che l’iter giudiziario faccia il proprio corso anche sul piano civile.

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Il dramma

A rendersi conto che Gianmaria stava annegando dopo essersi tuffato – l’acqua era alta un metro e mezzo circa – era stato un altro bambino che aveva attirato l’attenzione degli operatori del centro estivo. Il piccolo era stato portato fuori dalla piscina e quindi soccorso, purtroppo inutilmente. Immediate le indagini condotte dalla procura e dai carabinieri della Compagnia di Città di Castello. Ora la sentenza di primo grado che verrà appellata dalle difese delle due imputate.

Bimbo morto al centro estivo: annegato. Sotto esame la sorveglianza

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