Briccialdi di Terni, dimissioni al veleno

Vincenzo Bisconti lascia la presidenza e scrive al ministro: «Disinteressamento di tutti i soggetti da cui deriva il mandato che ho fin qui esercitato»

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Autoassoluzione completa – «rigorosa azione di efficientarnento dei profili organizzativi e finanziari» – e accuse a tutti gli altri. Con una polemica lettera inviata al ministro Valeria Fedeli il penultimo giorno dell’anno appena terminato, Vincenzo Bisconti ha fatto una delle cose che aveva anticipato: si è dimesso da presidente dell’istituto musicale Briccialdi.

Predissesto Nel dimettersi, però, Bisconti spara su tutti, perché dopo aver segnalato che oggi il Briccialdi è «fra i più efficienti in ambito nazionale» non trascura di ricordare che «l’Istituto riscontra valori di bilancio critici o deficitari, che preludono alla dichiarazione di dissesto».

LE DIMISSIONI – LA LETTERA

Il Comune Bisconti, fa infatti riferimento «al disimpegno del Comune di Terni, Ente originario e principale finanziatore, che ha deliberato tagli al finanziamento della spesa corrente pari ad oltre il 60% del fabbisogno» ed al «lunghissimo procrastinamento da parte dell’Esecutivo nell’attuazione della legge di riforma e del conseguente processo di statalizzazione e di assunzione alle competenze ministeriali delle attività finanziarie dei conservatori ex pareggiati».

«Colpa vostra» Insomma: secondo quello che ormai dovrebbe essere l’ex presidente del Briccialdi, «inequivocabilmente, si è in presenza di un disinteressamento di tutti i soggetti da cui deriva il mandato che ho fin qui esercitato. Nel prendere atto con rammarico della corrente situazione e ritenendo di avere esaurito ogni risorsa e procedura nella mia disponibilità atte ad assicurare la continuità dell’azione amministrativa dell’Ente che presiedo, non mi resta che fare appello alla Sua sensibilità istituzionale per stimolare il Suo intervento».

Al ministero In seguito alle dimissioni di Bisconti, i presidenti dei conservatori italiani avrebbero chiesto un incontro al ministero: la vicenda – che a livello locale è destinata a far registrare nuove polemiche – potrebbe regalare imprevedibili sviluppi anche a livello nazionale.

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