Caccia illegale a Ferentillo: denunciato un uomo dai forestali

A segno l’indagine dei carabinieri forestali

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Caccia in periodo di divieto, abbattimento di uccelli la cui caccia non è consentita, omessa custodia delle armi e detenzione delle stesse in un luogo diverso da quello dichiarato. Questi i reati contestati dai carabinieri forestali di Ferentillo a un uomo del posto, a seguito di un’indagine partita ad inizio agosto. Tutto è iniziato quando gli stessi militari hanno notato, in un’area boschiva in località Ampognano, «la presenza di un appostamento fisso, ben occultato e mimetizzato, con una sedia in legno che faceva presumere lo svolgimento della caccia illegale. Dai controlli nei giorni successivi – spiegano i carabinieri forestali ferentillesi – è stato notato anche il foraggiamento continuo con mangime in una zona a poca distanza dall’appostamento; nelle ore crepuscolari si aggirava una persona nella zona attenzionata». Gli accertamenti hanno poi consentito di accertare l’identità dell’uomo e il fatto che il terreno dell’appostamento fosse di proprietà della moglie. «In uno dei controlli – prosegue la nota – l’uomo è stato visto sparare e abbattare delle tortore e delle cornacchie, specie per cui la caccia si apre rispettivamente i giorni 2 e 17 settembre secondo il calendario venatorio della Regione Umbria. All’uscita dalla proprietà l’uomo è stato controllato e trovato in possesso della fauna abbattuta; il fucile era stato lasciato nell’annesso agricolo e non nell’abitazione, situata a 6 chilometri di distanza, come invece dichiarato; nell’annesso è stata riscontrata anche la presenza di numerose cartucce per l’uso illegittimo». Oltre alla denuncia a piede libero per i reati indicati, è scattato anche il ritiro cautelativo di tutte le armi detenute nell’abitazione.

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