Cacciatori di frodo nei guai a Terni: denunce

La Forestale di Montecchio e Ferentillo li ha sorpresi a ‘stanare’ cinghiali di notte. Apertura caccia: otto violazioni riscontrate

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Domenica 18 settembre, in occasione dell’apertura generale della stagione di caccia, il Corpo forestale dello Stato ha effettuato numerosi controlli su tutto il territorio regionale. Nella sola provincia di Perugia per la prima giornata di caccia sono state impiegate 14 pattuglie ed effettuati 138 controlli.

Il bilancio Otto persone sono state sanzionate per circa mille euro in relazione a violazioni di natura amministrativa: caccia a distanza non regolamentare, omessa annotazione della giornata di caccia sul tesserino, mancata esibizione polizza assicurativa e tesserino, caccia a rastrello.

Bracconaggio Nei giorni precedenti, durante alcuni controlli notturni anti-bracconaggio, gli agenti della Forestale di Montecchio e Ferentillo – in provincia di Terni – unitamente a personale del Nos, hanno denunciato a piede libero alcuni cacciatori ‘di frodo’, intenti a cercare fauna selvatica, cinghiali in particolare.

Denunce in serie Alcuni di loro sono stati sorpresi all’interno del parco fluviale del Nera, nel cuore della notte, a bordo di un autoveicolo, mentre utilizzavano un grosso faro per illuminare i terreni e scorgere cinghiali al pascolo. Stessa operazione è stata svolta in prossimità del parco fluviale del Tevere dove altri uomini, in periodo di silenzio venatorio e comunque in orari notturni quando la caccia non è ammessa, sono stati fermati e denunciati all’autorità giudiziaria. Le operazioni hanno portato anche al sequestro di fucili da caccia, cartucce e altri strumenti, incluso un grosso coltello: da qui la segnalazione anche per il reato di ‘porto abusivo d’armi’. Ora rischiano pene da due a dieci anni e una multa da 4 mila a 40 mila euro.

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