Cellulare alla guida: «Errore pagato caro»

La stora di Rosy, coinvolta di un drammatico incidente, a ‘Testimonianze dall’Umbria’: «Con tenacia ho ritrovato la gioia di vivere»

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In meno di tre anni Rosy, un’impiegata milanese di 31 anni, ha toccato il fondo dopo un gravissimo incidente, ma si è anche risollevata, coronando il sogno più importante della sua vita. È mamma felice di un bambino di due anni e vuole dare testimonianza di ciò che la vita le ha riservato, perché il suo messaggio sia da monito per i tanti automobilisti che durante la guida usano il telefono cellulare.

Distrazione pagata cara Parole scandite senza alcuna reticenza, quelle di Rosy Patruno, una lezione di vita in tema di sicurezza stradale. «Da Milano mi ero trasferita in Umbria per amore – racconta nella trasmissione ‘Testimonianze dall’Umbria’ in onda martedì sera alle 20.30 su Tef channel -. Una mattina, erano le 7.30 del 9 agosto 2015, mentre viaggiavo da Tuoro verso Perugia, non ho resistito nel mandare un sms ad un’amica e quella distrazione mi è costata carissima».

Il dramma L’auto guidata dalla donna è finita in testacoda subito dopo l’uscita da una galleria a Passignano, lo schianto contro il guardrail, lesioni devastanti in tutto il corpo: «Ho subito avvertito la sensazione di vivere fuori dal mio corpo. Ricordo il trasporto in ospedale, preceduto da un colloquio con un automobilista che mi ha confortata, perché non ho mai perso conoscenza pur percependo che la mia vita era appesa ad un filo». Per Rosy, ricoverata in rianimazione, il calvario è proseguito con due interventi chirurgici per stabilizzare la colonna e, a seguire, una lunghissima degenza nella struttura dell’unità spinale dell’ospedale di Perugia.

Coraggio e determinazione Rosy si commuove nel ripercorrere le tappe più importanti della fase di riabilitazione, incoraggiata dal personale sanitario e da Fabio, il marito. «Non mi ha mai lasciata sola – confida -, nella disgrazia la nostra unione si è rafforzata. È stato in quel periodo che abbiamo preso a cullare il sogno di avere un figlio. A infondermi coraggio c’erano i medici, il personale infermieristico, l’assistente sociale Maristella Mancino, veri angeli custodi della mia vita. Ero arrabbiata con il mondo nei primi giorni di ricovero, loro mi hanno trasformata».

La sicurezza stradale a 360 gradi Dalla sala operatoria alla carrozzella, dalla fisioterapia al riappropriarsi del proprio corpo, alla gioia di mettere al mondo Mattia in un’alternanza di emozioni: oggi Rosy confessa di spegnere il telefonino ogni volta che si mette alla guida.  Il problema della sicurezza stradale legato alla manutenzione delle strade, ai comportamenti degli automobilisti e ad un progetto di prevenzione che dovrebbe essere intensificato già a partire dall’età scolare, viene anche affrontato, nella trasmissione condotta da Mario Mariano, anche dal responsabile di polizia giudiziaria tenente colonnello Giovanni Mele, dal presidente dell’Aci Perugia Ruggero Campi, dal manager d’azienda Maurizio Crespigni e dall’avvocato Arturo Bonsignore.

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