Ciclopedonale Terni-Narni, il tempo stringe: occupazione d’urgenza delle aree

Il Comune di Terni firma il decreto perché c’è fretta di iniziare: entro il 2023 va rendicontato il tutto. Si forza

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di S.F.

Pietro Flori e Walter Giammari

Realizzazione della pista ciclopedonale Terni-Narni, c’è un problema. Succede allora che a palazzo Spada si mette la firma su un decreto di occupazione d’urgenza delle aree interessate lungo il Nera: a firmarlo è il responsabile del procedimento Walter Giammari e ciò avviene perché onde evitare la decadenza del finanziamento regionale – legato al Por/Fesr – il termine dei lavori e la rendicontazione deve esserci entro il 2023. Una scadenza che non è dietro l’angolo, ma poco ci manca.

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Le aree coinvolte nel primo decreto

L’esproprio e l’indennità

A Terni in sostanza è stato firmato il provvedimento per l’occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione perché c’è fretta di muoversi. D’altronde se ne parla da anni tra bandi, progettazione, difficoltà di natura tecnica per lo sviluppo del percorso e quant’altro. C’è una data indicata, il 16 febbraio 2023 perché da quel momento sugli immobili coinvolti «saranno effettuate, secondo le comunicazioni inviate, con la partecipazione dei proprietari o, in assenza di questi, di due testimoni, le operazioni relative alla redazione del verbale di immissione in possesso da parte di un funzionario del Comune». Da palazzo Spada spiegano infatti che per «rispettare le modalità ed i tempi di cantierizzazione ed esecuzione dell’opera, occorre dare urgentemente corso ai lavori, nonché ad alcune attività preliminari agli stessi, con conseguente occupazione delle aree». Di corsa. Sempre d’urgenza è stata determinata l’indennità di occupazione – oltre 3 mila euro in tutto – da versare.

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Un tratto nel territorio Ternano

Le aree

C’ dunque l’autorizzazione all’occupazione temporanea e d’urgenza fino al perfezionamento «dell’acquisizione in forma bonaria o coattiva del diritto di proprietà, degli immobili occorrenti per la realizzazione della pista ciclopedonale». Le aree citate sono otto in tutto per migliaia di metri quadrati: si parla del territorio comunale di Terni in questo caso ed i tratti sono nella zona di Maratta, come verificabile attraverso il piano regolatore. C’è fretta e nemmeno poca: l’esecuzione con specifico verbale di immissione in possesso avverrà entro tre mesi con notifica ai proprietari. «Le ditte occupate, nei 30 giorni successivi all’immissione in possesso, potranno comunicare alla direzione polizia Locale – mobilità se condividono la determinazione dell’indennità di occupazione nella misura sopra indicata». Il periodo d’occupazione temporanea avrà durata di undici mesi ed entro questo termine «dovranno concludersi le procedure espropriative». Successivamente è stato pubblicato un secondo decreto con ulteriori aree con immissione in possesso da mercoledì 8 febbraio. C’è possibilità di ricorso al Tar.

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