‘Comunali’ indagati: sospensione revocata

La misura era stata applicata dal gip di Terni. Ora Pierdonati e Nannurelli potranno tornare al lavoro: lo ha deciso il Riesame

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Il tribunale del Riesame di Perugia ha revocato la misura interdittiva – la sospensione dal lavoro per sei mesi – applicata il 10 maggio dal gip di Terni nei confronti del dirigente del Comune di Terni, Renato Pierdonati, e del funzionario Federico Nannurelli nell’ambito dell’indagine ‘Spada’ condotta da polizia di Stato e guardia di Finanza. Entrambi, sostituiti temporaneamente dall’amministrazione comunale, potranno ora riprendere il proprio posto di lavoro.

INDAGINE IN COMUNE, LA VICENDA

La revoca della misura cautelare, applicata dal gip su richiesta del pm Raffaele Iannella a seguito dell’interrogatorio dello scorso 5 maggio in tribunale, era stata chiesta dal legale difensore dei due dipendenti comunali – l’avvocato Francesco Donzelli – nell’udienza dello scorso 30 maggio di fronte al collegio del Riesame composto dai giudici Narducci, Verola e Semeraro.

La decisione «In accoglimento della impugnazione proposta nell’interesse di Renato Pierdonati e Federico Nannurelli – si legge nel dispositivo del tribunale del Riesame di Perugia – si annulla l’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Terni in data 9 maggio 2017 e, per l’effetto, si dispone la cessazione della misura della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio». Le motivazioni del provvedimento dovrebbero essere depositate entro 15 giorni.

I legali Il professor David Brunelli e l’avvocato Salvatore Francesco donzelli – i legali dei due dipendenti comunali – esprimono «grande soddisfazione per il provvedimento adottato dal tribunale, che, accogliendo l’appello proposto, ha ritenuto non sussistenti le esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione del reato, a carico dell’ingegner Pierdonati e del geometra Nannurelli».

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