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‘Ncd-Alternativa popolare’ di fatto lascia la maggioranza: «Confermata la fedeltà al sindaco, ma da adesso avremo mano libera»

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«Mani libere». Quando i politici usano quelle parole, di solito, sono problemi grossi. E lunedì mattina ad annunciare, appunto, che «terrà mani libere» è stato il binomio di ‘Ncd-Alternativa popolare’: Massimo Monni ed Emanuele Scarponi.

Fedeli ma liberi I due, a farla breve, hanno fatto spere che in discussione non c’è «la fedeltà al sindaco», ma si riterranno liberi di votare, fino alla fine della legislatura, secondo le rispettive convinzioni e non in base alle indicazioni della maggioranza. Poi l’annuncio chiarificatore: un minuto dopo che questa consiliatura sarà terminata «non ci sentiremo più legati a nessuno».

Gesenu La goccia che ha fatto traboccare il vaso ci sarebbe il caso Gesenu. Scarponi ha ricordato che «Ncd, ad inizio legislatura, aveva espresso il nome di Luca Marconi quale presidente di nomina comunale di Gesenu. Lo stesso Marconi ha svolto un’attività di grande valore, impegnandosi nel suo ruolo pur tra mille difficoltà. Per questo a lui vanno rivolti tutti i ringraziamenti del caso». Poi, come noto, sono intervenute le dimissioni di Marconi dal ruolo di presidente di Gesenu. «A quel punto il sindaco, correttamente, ci ha chiesto di suggerire un nuovo nominativo per sostituire la figura di Marconi. Tuttavia abbiamo preferito rigettare l’invito, tirandoci fuori da questa partita per diverse ragioni, ma soprattutto perché non vi è l’interesse politico a procedere a questa nomina».

Barelli Scarponi ha poi che «quella di Gesenu è stata senz’altro la partita più complessa per questa amministrazione, perché Gesenu è una società partecipata del Comune, ma anche perché, nel contempo, il Comune è il principale cliente di Gesenu. Proprio questo doppio ruolo ha costretto l’amministrazione a barcamenarsi tra più esigenze senza poter e voler assumere una linea politica decisa come sarebbe stato necessario. Solo recentemente, infatti, sembra che il vice sindaco Barelli abbia deciso di cambiare atteggiamento, passando ad azioni più risolutive».

«Siamo fuori» In casa Ncd, insomma, si è chiarito che «abbiamo quindi scelto di tirarci fuori da questa nomina visto che ci siamo resi conto che in tre anni di legislatura su Gesenu abbiamo avuto le mani legate e che in futuro non ci sarà sulla partecipata alcuna possibilità di ritagliarsi uno spazio politico. Dunque abbiamo deciso di non legarci ulteriormente all’attuale amministrazione, rea, a nostro avviso, di non aver fatto abbastanza su Gesenu, lasciando ogni iniziativa alla Magistratura. Pertanto abbiamo preferito lasciarci le mani libere sotto il profilo politico, ma con un chiarimento doveroso: Scarponi ed Ncd non escono dall’attuale maggioranza comunale, bensì confermano appieno il loro apporto fino alla fine della legislatura per ragioni di serietà e nel rispetto del mandato politico assunto. Alla fine del mandato, però, saremo liberi di agire come riterremo opportuno fare».

 

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