Coronavirus, i casi umbri salgono ad otto

Prima positività a Terni: è di una donna entrata in contatto con il 31enne di Montecastrilli. Come un 50enne di San Gemini

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Quattro annunciati nel corso della mattinata e due nel pomeriggio: sei nuovi casi di persone positive al test per il coronavirus in Umbria, tutti emersi nella giornata di martedì. Il totale – parziale – sale così ad otto. A comunicarli, la Direzione sanità della Regione Umbria. A spiegare la situazione è l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto: «I due pazienti la cui infezione è stata accertata nel pomeriggio di oggi (martedì, ndR), sono in isolamento fiduciario nella loro abitazione perché al momento in buone condizioni di salute. Tutti e due (si tratta di un 50enne di San Gemini e una donna residente a Terni, ndR) erano già tenuti, da giorni, sotto osservazione dai servizi sanitari, visto che rientrano tra i contatti avuti dal giovane di Montecastrilli risultato positivo dopo aver incontrato una persona proveniente dalla Lombardia. Sono stati isolati anche i loro contatti».

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Il bilancio a martedì

I sei casi riscontrati martedì vanno ad aggiungersi agli altri due – il 31enne di Montecastrilli (Terni) ed un 52enne di Foligno – emersi nei giorni scorsi: quest’ultimi sono in isolamento domiciliare, in buone condizioni di salute. Degli otto pazienti umbri accertati fino a martedì, quindi, sei sono in isolamento fiduciario a casa – fra cui un docente dell’università degli Studi di Perugia che avrebbe contratto la patologia nel nord Italia in occasione di un convegno – e in buone condizioni. Un settimo paziente – 60enne di Città della Pieve – è ricoverato in terapia intensiva a Perugia e l’ottavo è stato, per precauzione, ricoverato nel reparto di malattie infettive sempre al ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia.

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Il caso di San Gemini

Fra i sei casi emersi martedì, uno riguarda come detto San Gemini (Terni) dove un uomo di 50 anni, agente di commercio, è risultato positivo al primo test per il coronavirus e ora si attende il parere definitivo dell’Istituto superiore di sanità sul punto. L’uomo, amico del 31enne di Montecastrilli la cui positività è stata confermata sabato scorso, ha avuto contatti con quest’ultimo il 22 febbraio. In isolamento volontario domiciliare dal 28 febbraio, anche a seguito dello stato febbrile accusato, al momento si trova presso la sua abitazione di San Gemini e le condizioni vengono definite buone. La compagna dell’agente di commercio, che non presenta sintomi, è stata invece posta in quarantena che terminerà venerdì 6 marzo. A San Gemini il Comune ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) coordinato dal sindaco Luciano Clementella, per monitorare la situazione.

Il caso di Terni

A Terni, il primo caso di Coronavirus registrato sul territorio comunale riguarda una donna poco più che vcntenne che è entrata in contatto con il 31enne di Montecastrilli in occasione di una cena. Positiva al primo test, in attesa anche lei di eventuali conferme dall’Iss, si trova in isolamento domiciliare dallo scorso 28 febbraio dopo aver spontaneamente avvertito la Usl, in ragione di uno stato di salute compatibile con tale misura precauzionale. Sul punto, il Comune di Terni ha diffuso una nota nel pomeriggio di martedì: «Il sindaco Leonardo Latini ha ricevuto comunicazione ufficiale della presenza di un primo caso positivo al virus Covid-19 nel territorio comunale. Ha perciò fatto predisporre un’apposita ordinanza attraverso la quale attiva le misure per l’isolamento contumaciale della persona risultata positiva, che era già in isolamento fiduciario dal 28 febbraio. L’amministrazione comunale resta in stretto contatto con la prefettura, Usl 2, Regione dell’Umbria e con la Protezione civile per monitorare l’evoluzione della situazione. Così come avvenuto nei giorni scorsi, di concerto con la Regione Umbria e tutte le istituzioni coinvolte, il sindaco ricorda ai cittadini di prestare attenzione nel rispettare le buone pratiche di prevenzione igienico-sanitarie e di rivolgersi telefonicamente, per eventuali chiarimenti, al proprio medico di famiglia, o al numero verde messo a disposizione dalla Regione Umbria (800.636363) attivo 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle ore 20. Mentre nelle ore serali e di notte è previsto un rimando al numero verde gratuito 1500 attivato dal ministero della salute».

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Il caso a Città della Pieve, le condizioni. Scuole chiuse

Per quanto riguarda il 60enne di Città della Pieve, piccolo imprenditore del settore artigianale, ricoverato martedì mattina nella terapia intensiva dell’ospedale di Perugia, la Direzione regionale comunica che «il ricovero nel reparto è avvenuto a scopo precauzionale, in quanto il paziente è affetto da patologie respiratorie di tipo cronico». A darne per primo notizia è stato il sindaco della cittadina, Fausto Risini, attraverso un post sulla pagina Facebook del Comune: «Questa mattina (martedì, ndR) ho ricevuto comunicazione ufficiale della presenza di un caso positivo al virus Covid-19 nel nostro comune. Il soggetto, che ha riferito di essere stato a Milano, al momento attuale si trova in carico al servizio sanitario. Il nucleo familiare ed i contatti diretti avuti, sono stati avvisati e sottoposti a quarantena. L’amministrazione è in stretto contatto con Usl, prefettura e task force regionale per trattare e monitorare con la massima attenzione l’evoluzione della situazione, anche ai fini dell’adozione di eventuali provvedimenti di competenza. Non appena la Usl avrà effettuato tutti i necessari accertamenti sanitari, sarà data tempestiva comunicazione delle iniziative che verranno intraprese a riguardo». In serata arriva la decisione del primo cittadino legata agli istituti scolastici: «Al fine di prevenire ogni possibilità, seppur ipotetica, di diffusione del virus Covid-19 il sindaco – la nota – ordina la chiusura temporanea delle scuole di ogni ordine e grado nel territorio di Città della Pieve da mercoledì 4 Marzo sino a sabato incluso, con l’ulteriore scopo di poter compiutamente valutare la situazione nel suo divenire».

Positivi dopo il pellegrinaggio

La direzione regionale sanità, con riferimento ai quattro casi di contagio da coronavirus accertati in Trentino su persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un pellegrinaggio ad Assisi, precisa che «il ‘paziente zero’ è un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia. In ogni caso le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell’area di Assisi e in particolar modo con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo – come da protocollo – la quarantena fiduciaria».

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Incontro Regione-sindacati

Attivare tutte le risorse disponibili per ‘difendere’ il lavoro dall’impatto dell’emergenza coronavirus: è il messaggio che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno portato martedì alla presidente della Regione, Donatella Tesei, che ha ricevuto, insieme al suo capo di gabinetto Federico Ricci, i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Tre i temi affrontati nel confronto: la necessità di attivare ammortizzatori sociali straordinari, in particolare per i settori meno protetti come il turismo, sui quali si stanno già abbattendo le conseguenze dell’epidemia; un piano straordinario di assunzioni per la sanità pubblica; l’immediata apertura di un tavolo regionale sul trasporto pubblico locale in grado di garantire il mantenimento di servizi e occupazione. La Regione ha diffuso una nota dopo l’incontro, in cui si legge che «la presidente ha chiesto ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di formalizzare ciò che per le ‘vie brevi’ era già stato indicato, vale a dire un’analisi della situazione e le azioni da mettere in campo che, insieme a quelle espresse dalle associazioni di categoria e dalla stessa Regione, possano formare un pacchetto di proposte omogenee e correlate da avanzare in sede di conferenza Stato-regioni e al consiglio dei ministri. Inoltre la presidente Tesei, così come già fatto insieme al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, presenterà nuovamente una richiesta al governo di consentire immediatamente assunzioni straordinarie nel campo della sanità attraverso i fondi di contabilità straordinaria dello Stato». Infine sul tema dei trasporti, la Tesei ha sottolineato «il passo in avanti fatto e il senso di responsabilità dimostrato dai sindacati e dai lavoratori. Il prossimo step, in tal senso, sarà quello della convocazione del tavolo con Busitalia, sindacati e Regione per poter giungere ad un accordo definitivo».

L’ospedale di Perugia informa

Intanto la direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia, in base alle disposizioni regionali per il contenimento della diffusione del Covid-19, comunica che «da mercoledì 4 marzo il laboratorio centralizzato di patologia clinica effettuerà i prelievi esclusivamente in regime di urgenza per i pazienti esterni. I prelievi di routine – prosegue la nota dell’ospedale – potranno essere prenotati ai centri di salute territoriali tramite Cup. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale programmata, visite ed esami diagnostici, saranno assicurate le prestazioni urgenti o non differibili».

Università Perugia, sospensione attività

«A fronte di un aumento di casi di positività in Umbria – è il comunicato divulgato dalla Regione nella prima serata di martedì -, è emersa la necessità di definire i contenuti di un’ordinanza, con ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza coronavirus, che sarà sottoscritta mercoledì dalla presidente della Regione Donatella Tesei e che prevederà la sospensione di tutte le attività didattiche, specialistiche, aggregative, tirocini ed altro presso i dipartimenti di scienze agrarie, alimentari e ambientali e di medicina veterinaria dell’università degli studi di Perugia a partire dalla firma dell’ordinanza, fino a nuovo provvedimento, al fine di consentire la bonifica e l’igienizzazione delle aule, biblioteche, aule studio e di qualsiasi altro locale utilizzato da studenti, docenti e personale. Si tratta di un provvedimento assunto in via precauzionale – spiega la Regione – che segue un approccio graduale e terrà conto delle decisioni nazionali e della situazione locale, costantemente monitorata. In merito ai casi risultati positivi – conclude la nota – sono state attuate tutte le procedure per individuare ed isolare coloro che sono entrati in contatto con le persone che hanno contratto il virus». La decisione è arrivata in seguito alla riunione pomeridiana della task force attivata per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

La nuova ordinanza

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Gepostet von Regione Umbria am Dienstag, 3. März 2020

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