Coronavirus, ‘sospese’ scuole anche in Umbria

La decisione del governo per contenere i casi di coronavirus. Stop alle attività fino al 15 marzo salvo proroghe

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Scuole chiuse nelle ‘zone rosse’ e attività didattiche sospese – le assenze ovviamente non saranno calcolate – nel resto d’Italia da giovedì 5 marzo al 15 marzo, salvo ulteriori proroghe. La misura è stata decisa dal Governo che l’ha ufficializzata nel tardo pomeriggio di mercoledì. Misura contenuta nel decreto del 4 marzo della presidenza del Consiglio dei ministri e ritenuta necessaria per contenere la diffusione del coronavirus. Anche in Umbria si attendono le reazioni della politica alla notizia, a partire dai sindaci dei 92 comuni. Nel Governo c’è chi, come il ministro per la famiglia Elena Bonetti, ha ipotizzato – per mitigare gli effetti della decisione – forme di sostegno economico per le eventuali spese di babysitting ed estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori.

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Così la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, a palazzo Chigi: «Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche».

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Non mancano ovviamente le polemiche alla decisione governativa, come quella della senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli che ha ‘twittato’: «Grazie al governo che, con il solito tempismo, solo alle 18.30 ha ufficializzato a tutti noi genitori che domattina le scuole dei nostri figli saranno chiuse». Le replica indirettamente il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: «È giusto chiudere le scuole? Io penso di sì, il primo grande provvedimento economico è sconfiggere il virus anche cambiando le abitudini Ora bisognerà occuparsi di non lasciare le famiglie sole».

IL DECRETO DEL GOVERNO – DOCUMENTO

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