Covid, l’Umbria nelle classifiche nazionali: cosa va e cosa no

Buone notizie per il rapporto tamponi/positivi e l’indice RT. Meno dal tracciamento e dalla saturazione delle intensive. I dati del ministero

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Buone, se non ottime, notizie in tema di rapporto tamponi/positivi, personale per il tracciamento dei contatti e indice RT. Indicazioni meno positive per la stessa capacità di tracciamento e la saturazione delle terapie intensive. Nel pomeriggio di venerdì Sky Tg 24 si è occupato dell’Umbria con un focus e la presenza, collegata dal suo ufficio di palazzo Donini, della presidente della Regione Donatella Tesei. Nel corso del collegamento sono stati illustrati i dati che riguardano l’Umbria, basati sulle analisi del ministero della Salute.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Cosa va

Le buone notizie, come detto, riguardano in primis il rapporto fra tamponi effettuati e persone poi risultate positiva: l’Umbria è attualmente la regione italiana – comprendendo anche le province autonome per un totale di 21 territori – dove tale relazione è la più bassa in assoluto, ergo molti tamponi e ‘pochi’ positivi. La seconda piazza a livello nazionale emerge invece dalla classifica del personale a disposizione delle attività di tracing/monitoraggio. Terza posizione in Italia, per l’Umbria, per ciò che riguarda invece l’indice RT al 3 dicembre: nel frattempo, dati di giovedì, è ulteriormente sceso. La nostra regione si distingue anche per il numero di tesy effettuati ogni 100 mila abitanti /6° posto fra regioni e province autonome italiane).

Ciò che preoccupa

In merito alla saturazione degli ospedali, l’Umbria si situa al 9° posto in Italia, mentre all’11° – posizione quindi mediana – per ciò che riguarda il numero dei decessi ogni 100 mila abitanti: dato che è anche gravato dall’età media dei cittadini, fra le più alte a livello nazionale. Le note dolenti, come accennato, riguardano invece la capacità di tracciamento (14° posizione, nonostante il personale ci sia) e la saturazione delle terapie intensive (15° posizione). Elemento quest’ultimo in via di miglioramento ma che deve essere monitorato costantemente, anche in relazione ad una eventuale ‘terza ondata’.

Donatella Tesei

Tesei: «Auspico cambiamenti nelle norme»

La presidente Tesei ha affermato che «la pressione sugli ospedali umbri si è allentata ma continuiamo a raccomandare prudenza e attenzione a tutta la nostra comunità. La situazione sta migliorando da qualche giorno e nell’ultima settimana ci sono stati quasi 2 mila guariti contro 900 positivi. Sta calando l’occupazione delle terapie intensive – ha aggiunto la presidente – dove si trovano 54 pazienti su 130 letti disponibili». In merito alle misure ‘natalizie’, la Tesei auspica «che si cambino alcune disposizioni del Dpcm sulla possibilità di frequentare familiari stretti al fuori del confine comunale. Le realtà del nostro Paese sono diverse e quindi diventa incomprensibile per i cittadini che chi abita a Roma, ad esempio, può avere la possibilità di passare il Natale con i congiunti in linea retta di primo grado, genitori e figli, in condizioni di sicurezza e non lo possa fare chi abita in uno dei tanti piccoli comuni della nostra regione».

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