Criminalità in Umbria: «I loro beni distribuiti»

La firma in Prefettura del Protocollo con il Comune di Pietralunga. Libera: «Passare in fretta alla concreta realizzazione»

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di E.M.

Un casale e centinaia di metri quadrati di terreno. Si trova a Pietralunga il primo bene confiscato alla criminalità organizzata in Umbria, che da oggi verrà gestito dal Comune e sarà utilizzato per iniziative di carattere sociale. È stato firmato questa mattina alla Prefettura di Perugia il Protocollo d’Intesa che impegna vari soggetti a promuoverne il reimpiego, per la realizzazione di un progetto ambizioso.

I firmatari Riunite intorno a un tavolo per la firma, alla presenza del sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, c’erano alcune tra le principali istituzioni del territorio. A partire dal prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, che ha illustrato la rete di partenariato creata per poter sfruttare al meglio i terreni confiscati, che si prestano perfettamente alla realizzazione di un’azienda agricola. Ad accompagnare il Comune di Pietralunga nel progetto ci sarà la Regione, con un ruolo di rilievo nella ricerca dei finanziamenti, la Camera di Commercio per la consulenza, l’Università di Perugia con i suoi dipartimenti di Agraria e Veterinaria e, naturalmente, l’associazione contro le mafie Libera, la cui esperienza nel settore della gestione dei beni confiscati sarà fondamentale. Altra firmataria è l’Associazione Borghi autentici d’Italia, di cui Pietralunga fa parte, che si impegna a collaborare alla diffusione dei prodotti che verranno dal terreno confiscato. Ma la “cabina di regia”, come ha spiegato Cannizzaro, sarà istituita proprio in Prefettura ed avrà il compito di «dare gli indirizzi generali e individuare eventuali criticità».

PARLA IL SOTTOSEGRETARIO BOCCI – L’INTERVISTA

Punto di partenza per il futuro «È bello vedere questa coralità – ha commentato il sottosegretario Bocci – quando si tratta di un bene comune, le istituzioni devono collaborare per gestirlo: qui si sta realizzando concretamente il principio di sussidiarietà». La miglior risposta alla criminalità organizzata, quindi, viene dalla collegialità perché, secondo l’on. Bocci, «solo così può essere raggiunto il traguardo di dimostrare che quando subentra lo Stato, i beni vengono gestiti molto meglio di quando a farlo era la criminalità organizzata». Intanto in Umbria sono in corso altre inchieste: il 28 novembre si aprirà il processo “Quarto Passo” sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta che vedrà alla sbarra 61 imputati . E si potrebbe arrivare alla confisca di altri beni. «Se questo modello riuscirà a dare i suoi frutti – ha sottolineato il sottosegretario – potrebbe costituire un esempio importante da seguire in futuro».

Soddisfazione Per il referente del Coordinamento regionale di Libera, Walter Cardinali «a dispetto della pioggia, oggi è una bella giornata». Si dà attuazione per la prima volta, in Umbria, a quella legge 109 del 1996 voluta fortemente proprio da Libera, che ha dato il via al riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. «Da anni noi ci occupiamo di quel territorio nel comune di Pietralunga – racconta – quest’anno abbiamo realizzato lì un nostro campo estivo di volontariato nel quale hanno lavorato più di 500 ragazzi». Ora è il momento di far conoscere questa realtà a tutta l’Umbria e di raccogliere i frutti: «Bisogna passare in fretta dalla fase di intenti a quella della concreta realizzazione». Gli fa eco il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni, secondo il quale «è fondamentale far germogliare il seme della consapevolezza tra i giovani».

Un «grazie» a tutte le istituzioni che si sono impegnate a dare il loro supporto arriva dal Sindaco di Pietralunga Mirco Ceci. Ma adesso si dovrà lavorare per dare concretezza alle tante speranze. «Il mio auspicio – ha detto – è quello che da questo tavolo possa partire un’esperienza non soltanto di riutilizzo di un bene abbandonato, ma anche un’opportunità di sviluppo per i nostri giovani ed il nostro territorio». Insomma, i buoni propositi ci sono tutti. Ora rimane soltanto da stabilire in concreto quali saranno le iniziative da realizzare.

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