Dal Pd a ‘Italia Viva’, Grimani spiega e attacca

Terni: «Perché ho aderito al partito di Matteo Renzi. Nel Pd si pensa a fare la guerra al vicino di sedia. Ma questa destra va combattuta»

Condividi questo articolo su

Condividi questo articolo su

«Ho intrapreso, e non è stato facile, questo percorso che non è solo ‘contro’ – la Lega, FdI e la destra attuale in Italia – ma ‘per’ qualcosa. Per dare una scossa ad un centrosinistra che sembra quasi rassegnato agli eventi. L’alleanza fra il Pd e M5s è emergenziale, in Umbria così come in Italia, e noi ad esempio sosteniamo  il candidato Vincenzo Bianconi alle prossime regionali. Ma pensiamo che ci sia bisogno di altro». Leonardo Grimani, senatore eletto nelle file del Pd, già segretario dell’unione comunale di Terni dei Democratici, spiega le sue ragioni dell’adesione al partito ‘Italia Viva’ fondato da Matteo Renzi: «Nel Pd, e io ho vissuto sulla mia pelle questa situazione, si pensa soprattutto a fare la guerra al vicino di sedia, anziché ai veri avversari. Ne ho vissute di tutti i colori fra attacchi e boicottaggi. Da più parti si è cercato di far passare la mia stessa elezione in Senato non come occasione di rappresentanza per il territorio, ma quasi come un evento fortuito, casuale, immeritato. Sarei potuto uscire dal Pd, che è stata la casa dove sono cresciuto, in tutt’altro modo, creando una sorta di caos. Invece il senso di responsabilità ha prevalso, nonostante tutto. Quello intrapreso, non a cuor leggero, è un percorso nuovo ma per molti versi doveroso». Intanto un altro pezzo di Pd ternano lascia: l’ex sindaco di Ferentillo – attuale assessore – Paolo Silveri, ha ufficialmente presentato le dimissioni da segretario provinciale e annunciato l’uscita dal partito.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli