Discarica a Perugia, ‘caccia’ a un furgone

I residenti di Colle della Trinità denunciano: «Gli operai lavorano in nero e buttano i rifiuti nei boschi con un piccolo camioncino chiaro»

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Mattoni, calcinacci, qualche lastra di eternit, cavi, bottiglie di plastica. Tutto lascia pensare a rifiuti di lavori edili. Sono stati trovati sul Colle della Trinità, ma casi analoghi si segnalano anche in altre zone periferiche di Perugia.

Chi sono, come si muovono I residenti pensano si tratti di cittadini stranieri, ma non possono provarlo perché li hanno visti solo di sfuggita e da lontano. E non si avvicinano perché l’aspetto è poco raccomandabile. Hanno notato un furgoncino bianco che si muove con rapidità. Forse si tratta di soggetti assoldati da qualcuno che deve fare piccoli lavori di ristrutturazione e vuole fare presto senza spendere tanto. Intervengono con rapidità, buttano giù pareti e piccoli fabbricati e portano via i rifiuti edili con il proprio camioncino. Solo che invece di portarli in discarica, li depositano luno le strade periferiche: in campagna o sulle colline che costeggiano Perugia.

La denuncia sui social «Sulla strada fra i boschi che porta al Colle della Trinità – racconta l’uomo che si è imbattuto nella scena – ho visto un furgoncino bianco che sversava questi rifiuti. Mentre il reato era in corso ho telefonato alla polizia che, non avendo mezzi a disposizione, ha passato la chiamata ai carabinieri e quest’ultimi mi hanno detto di informare i vigili urbani. Ho detto: fatelo voi. Ecco il risultato». Poi aggiunge: «Era impossibile prendere il numero di targa. Il retro del camion era in direzione della collina e i detriti impedivano la lettura. Davanti era pieno di polveri e la piccola targa non si vedeva. Poi l’individuo mi sembrava poco raccomandabile e sinceramente non me la sentivo di affrontarlo. Con me in macchina c’era anche mia moglie. Avesse tirato fuori un’arma…».

Segnalazione a Gesenu Alla denuncia del passante che ha scattato la foto si aggiungono i residenti: confermano che il caso non è isolato. Le dinamiche sono sempre le stesse. Ormai il reato è compiuto e anziché denunciare alle forze dell’ordine occorre avvisare Gesenu per la rimozione, ma trattandosi di materiale edilizio – racconta – occorre l’autorizzazione del Comune. Intanto la segnalazione è partita e sui social i residenti si organizzano per fotografare il fantomatico furgoncino bianco e segnalarlo alle autorità.

I centri di raccolta Nei giorni scorsi, una denuncia analoga era arrivata da Spello: ai piedi del Subasio era stato trovato di tutto: dai water agli elettrodomestici. Eppure basterebbe poco. Sul territorio esistono numerosi centri di raccolta gestiti da Gest, Ecocave, Sia e Tsa dove possono essere conferiti materiali in modo del tutto gratuito. Fatti salvi i comportamenti criminali, in molti casi certe discariche a cielo aperto si formano per scarsa informazione.

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