Doping: «Ho sbagliato, ragazzi non imitatemi»

Terni, Diego Farinacci – il giovane atleta squalificato per aver assunto sostanze proibite – parla della sua storia e lancia un messaggio importante quanto amaro

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La sua – la si veda come si vuole – è una storia triste. Perché per Diego Farinacci, il giovane atleta specialista in Crossfit che ha subìto una pesante squalifica per aver assunto sostanze proibite, non ha significato solo dover rinunciare alle gare, ma a molto di più. La sua, però, potrebbe – Diego ha chiesto di rendere pubblico attraverso umbriaOn un suo messaggio destinato ai ragazzi che, come lui, vogliono affermarsi nello sport e nella vita – diventare una parabola a lieto fine. Soprattutto perché  non c’è ricerca di scuse o alibi, ma dalle sue parole emerge una consapevolezza – oltre che un pesante atto di accusa nei confronti del ‘sistema’ – importante: risalire la china con i propri mezzi, quelli veri, potrà essere la sua vera vittoria. E noi gli auguriamo di cuore di conseguirla.

di Diego Farinacci

Non credo siano gli errori, le cadute o i fallimenti a definirci come persone e ad assegnarci il nostro valore. Credo che a definirci come persone sia come ci rialziamo.

La vita ti mette davanti molte difficoltà ed è facile sbagliare ma la differenza la fà come reagiamo, possiamo continuare a sbagliare oppure prendere atto di tutti gli sbagli, tutti i fatti negativi e i positivi e fare in modo che ci arrichiscano aumentando il nostro valore umano perchè saremo delle persone più forti e che cadranno negli errori piú difficilmente. Io credo in questo.

Sono responsabile delle mie scelte e me ne assumo la responsabilità. Però vorrei sfruttare il mio sbaglio per far ragionare.

Io sono un ragazzo giovane, un umano fragile come tutti, e che puó sbagliare anzi sbaglia spesso MA si mette in discussione continuamente e se mi rendo conto di aver fatto uno sbaglio (e me ne rendo conto!) dopo ne fà tesoro e si comporta di conseguenza.

Voglio dire a tutti i ragazzi della mia età che si fanno un mazzo tanto, di non scendere a compromessi con la propria integrità morale per una qualifica, per un podio o per qualsiasi premio anche se di alto prestigio. Perché niente di ciò definisce ciò che siete e non vi renderà migliori o farà raggiungere la felicità.

Io sono stato un debole perché ho pensato che fosse giusto utilizzare i mezzi che presumibilmente usano tutti ad alti livelli non rendendomi conto che, anche fosse vero, non mi stavo alzando al loro livello ma abbassandomi!

Spero che il nostro sport crei un sistema in cui si incoraggi uno sport pulito con i giusti controlli perché ora come ora pagano in pochissimi e nessuno viene scoraggiato ad usare mezzi impropri perché sicuro che la farà franca. E chi ne paga è solo l’atleta che vorrebbe arrivare ai massimi livelli (impegnandosi al massimo) e si trova davanti una scelta e appena preso dalla debolezza fà quella sbagliata.

Quindi il mio messaggio è per chi organizza le gare… create un circuito in cui è possibile confrontarsi lealmente con gli adeguati controlli. In modo che nessun altro giovane debba trovarsi davanti a certe bivi perché caderci in un momento di insicurezza è davvero facile.

Ora non mi resta che dimostrare con il tempo che i miei valori di lealtà hanno prevalso sui miei errori causati da una debolezza momentanea. Ho il tempo per lavorare a testa bassa e tornare sul campo piú forte di prima. Intanto chi vorrà sparlare lo faccia, ma si ricordi che non sta facendo nulla per migliorarsi ma solo perdendo tempo DIETRO di me che invece guardo avanti.

Io ho in questa attività ci credo, ho visto tantissime persone migliorare in salute, fisicità e atteggiamento mentale e continuerò a diffonderla con la passione che ho per essa e con il valore aggiunto del mio sbaglio perché non voglio che nessun altro lo faccia.

Lo sport è lealtà e anche se il sistema spesso è corrotto dovremmo partire da noi stessi a cambiarlo e non adattarci (in negativo) noi ad esso.

Io purtroppo questa cosa l’ho capita dopo, ma ora prenderò tutto quello che posso imparare da questo e ne farò tesoro.

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