Ebreo salvato da una famiglia di Assisi: testimonianza inedita

Sui social, saranno proposte in questi giorni alcune letture dei salvati e dei salvatori e la lettera inedita di Giovanni Brunner, ebreo di Zagabria, nascosto e aiutato dalla famiglia Lolli

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A tutti coloro che si collegheranno sui siti di diocesi e comune e sui rispettivi canali social in occasione del ‘Giorno della Memoria’ (27 gennaio) saranno proposte in questi giorni alcune letture dei salvati e dei salvatori e la lettera inedita di Giovanni Brunner, ebreo di Zagabria, nascosto e aiutato dalla famiglia Lolli di Assisi.

Il contributo degli assisani

«Continuare a parlare e raccontare è fondamentale perché nel tempo nuove storie e testimonianze di accoglienza avvenute in Assisi sono venute alla luce – dice Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 in vista del Giorno della Memoria (27 gennaio) organizzato in collaborazione con la diocesi – quest’ultima testimonianza si aggiunge alle moltissime altre ritrovate negli anni che dimostrano ancora una volta quanto fecero gli assisani per dare ospitalità a chi era ingiustamente perseguitato».

Il dovere della memoria

«Raccontare è dunque importante perché serve a riaccendere la memoria e a costruire una cultura del bene tra i nostri giovani. Per questo, abbiamo pensato che a marzo, sperando di aver scongiurato i contagi, i nostri studenti potranno incontrare Edith Bruck, cittadina onoraria di Assisi, come tutti gli altri sopravvissuti italiani alla Shoah, perché sarà in città con un doppio momento in occasione della Giornata Europea dei Giusti».

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