Evasione, partnership Cgil e università

Perugia, concorso a premi per gli studenti di Economia che elaboreranno proposte concrete per tracciare il denaro contante

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Usura, riciclaggio, evasione fiscale, lavoro nero sono alcuni dei fenomeni di illegalità che condizionano più pesantemente lo sviluppo dell’Italia e di conseguenza anche dell’Umbria. C’è un elemento che accomuna e rende possibili tutte queste tipologie di reato: l’uso del denaro contante, che nel nostro paese resta a livelli molto più alti della media europea e distanti anni luce da quelli dei paesi più avanzati, in particolare del nord Europa.

L’incontro Parte da questa riflessione l’iniziativa della Fisac Cgil, nazionale e umbra, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, che è stata presentata giovedì mattina a Perugia nel corso di una conferenza stampa nella quale sono intervenuti Luana Leonori, segretaria generale della Fisac Cgil Umbria, Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria, Libero Mario Mari, direttore del dipartimento di Economia dell’ateneo perugino, e Maurizio Testa, della Fisac Cgil nazionale. 

Denaro contante L’idea è quella di stimolare un riflessione sul problema dell’uso e dell’abuso del denaro contante in particolare tra i giovani, promuovendo un concorso di idee per l’anno accademico 2018-2019 rivolto agli studenti di Economia dell’Università di Perugia (sia dei corsi di laurea triennali che di quelli di laurea magistrale) con tre premi per i migliori elaborati da 500 euro l’uno, che verranno assegnati nel corso di un’iniziativa pubblica che si terrà nel mese di aprile 2019 (mentre la scadenza per la consegna è fissata al 15 febbraio).

Il concorso «Il pagamento in denaro contante – si legge nel bando di concorso – è spesso strumentale al favoreggiamento di gravi fenomeni criminali quali il riciclaggio dei capitali. l’evasione e la frode fiscale, con serie distorsioni del mercato, a scapito di imprese rispettose della legge, oltre a favorire la crescita dell’economia sommersa e il lavoro nero irregolare. Obiettivo del concorso – si legge ancora – oltre ad un approfondimento sull’uso del denaro oggi, è la progettazione, anche attraverso un’analisi comparata di sistemi adottati in altri paesi, di strumenti e soluzioni concrete, innovative e originali, volte a ridurre gli effetti degenerativi, sociali, economici e politici legati all’uso illecito della moneta contante, con la salvaguardia nello stesso tempo dei diritti di privacy e riservatezza dei cittadini». La Cgil ha voluto sottolineare infine la grande attualità dell’iniziativa in Umbria, regione nella quale, a fronte di un calo generalizzato dei reati dal 2013 in poi, sono proprio le denunce per usura ed estorsione ad essere in forte controtendenza.

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