Ex Novelli, referendum sul filo del rasoio

I lavoratori giudicano l’intesa raggiunta al Mise: il parziale dice 103 sì contro 88 no. Decisive Cisterna di Latina e Novelli Service

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Il voto a Terni

Dopo le polemiche, le paure e gli appelli, sabato mattina l’accordo raggiunto al Mise sulla ex Novelli è stato posto a votazione tra i lavoratori.

Primi risultati L’esito dei primi scrutini dei voti è controverso: se a Terni – dov’è concentrato il malumore – si sono registrati 32 ‘no’,  11 ‘sì’ e un astenuto; ad Amelia i ‘sì’ sono stati 26 e i ‘no’ 18. A Casalta 16 ‘sì’ e un astenuto. A Spoleto i ‘sì’ sono stati 50 contro 38 ‘no’ e 6 astensioni. Il parziale – dato definitivo per l’Umbria – dice 103 ‘sì’, 88 ‘no’ e 8 astenuti. I lavoratori ‘extra Umbria’ – Cisterna di Latina e probabilmente Muggiò – rappresenteranno l’ago della bilancia e il loro voto dovrebbe arrivare fra lunedì e mercoledì della prossima settimana.

Il capannone dell’assemblea

Le tensioni A Terni l’azienda avrebbe concesso per l’assemblea un capannone sporco e inadeguato, così l’unica alternativa è stata quella di votare all’esterno, sotto il sole. Con l’urna piazzata su un’automobile. Tensione con i sindacati nazionali e locali presenti: ‘gelo’ ma anche qualche insulto da parte dei lavoratori schierati per il ‘no’. Qualcuno ha riconsegnato direttamente la tessera sindacale nelle loro mani.

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