Fallimento Novelli, Fai Cisl: «Preoccupati per lo stallo»

Il sindacato sollecita i curatori: «Presentino un piano per pagare le somme che spettano ai dipendenti privilegiati»

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della Fai Cisl Umbria

La segreteria regionale della Fai Cisl esprime forte preoccupazione per il pericoloso ed incomprensibile momento di stallo che sta subendo la trattativa tra la curatela del fallimento del gruppo Novelli e quella di Alimentaliani srl. La Fai chiede ai curatori una risposta alle istanze dei lavoratori e del sindacato circa i tempi della presentazione di un piano di riparto parziale che distribuisca le somme attualmente disponibili, per il pagamento dei dipendenti privilegiati, che molto hanno fatto fino ad ora per non far precipitare le sorti aziendali; evitando che questo dovuto intervento sia pretestuosamente ‘bollato’ come causa dei ritardi nelle operazioni di messa in sicurezza del gruppo che, a ben vedere, hanno tutt’altra origine.

Per la priorità dell’accordo, invece, a quanto consta: esisterebbe e sarebbe stata condivisa da tempo una bozza di transazione, approvata all’ unanimità dai Comitati dei Creditori delle due procedure suddette, che prevederebbe – nella sostanza – la retrocessione del 50% dell’azienda oggi in capo ad Alimentitaliani srl al fallimento gruppo Novelli srl; sarebbe stato già individuato il notaio cui verrebbe delegata la stipula dell’atto; sarebbe prossimo il ritorno nella piena disponibilità del fallimento Alimentitaliani srl delle quote delle società agricole; vi sarebbe la manifestazione di interesse da parte di una società operante a livello nazionale all’acquisto della filiera delle uova; ciò consentirebbe di procedere alla vendita unitaria del ramo così che possa rimanere unita la cosiddetta filiera Ovito; che il fallimento del gruppo Novelli sarebbe disposto a valutare, nell’ottica appunto del mantenimento della filiera Ovito e della sua vendita, la compartecipazione con la procedura Alimentitaliani ad eventuali richieste di risarcimento di danni che dovessero
giungere da parte degli aggiudicatari delle precedenti procedure di affitto.

La Fai è ben consapevole che per tentare di salvare ciò che rimane di un glorioso gruppo agroalimentare, il gruppo Novelli appunto, la via maestra non può essere che quella di un accordo tra le suddette curatele che facia tornare sotto il controllo di entrambe al 50%; che ciò non può prescindere dal necessario trasferimento anche delle quote societarie e degli interi complessi aziendali, ancor oggi sottoposti a sequestro, di Fattorie Novelli srl Agricola, Cantine Novelli e Bioagricola Novelli. Soltanto a seguito della priorità di un siffatto accordo, infatti, sarà possibile, procedere ad una vendita dei vari rami produttivi rimasti: uova, pane e pet; con l’auspicio che, per le uova, siano coinvolti soggetti interessati al rilancio dell’attività ed al miglioramento
del ramo aziendale, per il pane ed il pet che si consolidino i (positivi) rapporti già in essere con gli affittuari. Ne conseguirebbero positive ricadute sull’ occupazione e si eviterebbe che sia messa la parola fine ad una realtà produttiva che ha rappresentato una eccellenza del centro Italia.

In tale contesto, la Fai avverte sin d’ora i soggetti coinvolti che massima sarà l’attenzione che presteranno alla predisposizione dei bandi di vendita che al rilancio dell’attività produttiva dovranno coniugare la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei diriti dei lavoratori. Bandi di vendita necessari a definire una volta per tutte l’annosa vertenza, che ha coinvolto i lavoratorie un intero territorio. Pertanto l’auspicio è che gli organi preposti alle procedure, nel minor tempo possibile e comunque non oltre il 30 aprile, pongano in essere tutti i passaggi necessari alla sottoscrizione di un corretto accordo tra di loro; sulla puntale e celere concretizzazione dei punti evidenziati, dunque, la Fai vigilerà con la massima attenzione e senza fare sonto alcuno anche affinché i curatori, assolvano nei termini – tutti i propri obblighi di legge. In caso contrario, avvertiamo che come sigla sindacale, coinvolgeremo la politica sulla questione nonché i mezzi di stampa per una operazione di chiarezza e verità sulla vicenda; dopo di che, metteremo in capo ogni utile azione presso le sedi opportune, compresa quella giudiziale, a tutela dei diritti dei lavoratori dipendenti dell’ex gruppo Novelli.

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