Inizierà martedì di fronte al gup di Torino l’udienza preliminare relativa all’indagine su Finpiemonte, la finanziaria della Regione, che vede sette persone indagate per peculato. Tutto ruoterebbe attorno ad un ‘buco’ di oltre 6 milioni di euro nelle casse della finanziaria, denunciato dall’attuale presidente Stefano Ambrosini, con i fondi che sarebbero serviti a salvare un’azienda dell’ex presidente di Finpiemonte, Fabrizio Gatti.
Peculato aggravato
Fra i sette figura anche l’imprenditore, ternano d’adozione, Pio Piccini, arrestato lo scorso aprile nell’ambito di questa indagine. Con lui – a rischio processo dopo la richiesta formulata dal pm Pelosi – ci sono lo stesso Gatti, l’imprenditore Massimo Picchetti, il direttore della filiale di Zurigo della banca Vontobel Francesco Cirillo, l’ex direttrice generale della finanziaria Maria Cristina Perlo e due presunti prestanome, Giuseppe Arabia e Giuseppe Colucci. Sono tutti accusati di peculato aggravato in concorso.