Gestione temporanea, accordo sulla Cascata

Terni, Comune e sindacati d’accordo: sette dipendenti per le aperture di gennaio. «Garantita la clausola sociale per i lavoratori delle coop»

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C’è un accordo unanime tra Comune e sindacati sulla questione della gestione della Cascata delle Marmore, in questa fase di transizione in attesa dell’affidamento della gara di appalto che prevede il 4 gennaio come termine per la presentazione delle domande con apertura delle buste il 9 dello stesso mese. La sottoscrizione è avvenuta giovedì al termine di una riunione urgente convocata per iniziativa del vicesindaco e assessore al Turismo, Andrea Giuli, con le segreterie di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Csa e Usb, in rappresentanza dei dipendenti comunali e degli operatori delle cooperative sociali. Con questi ultimi che – tra i vari punti affrontati – sono stati rassicurati sulla continuità della clausola sociale che li riguarda.

Il vicesindaco, Andrea Giuli

I servizi garantiti

In base all’intesa la gestione emergenziale diretta del sito della Cascata è limitata al massimo alle sole domeniche del mese di gennaio 2019, per poche ore, e ai soli servizi di biglietteria e di controlli sugli accessi dell’area parco, non essendo in grado il Comune di garantire gli altri servizi di qualità. Tale gestione temporanea – ha spiegato l’amministrazione ai sindacati – «non è assolutamente propedeutica ad alcun disegno di reinternalizzazione del servizio». Il pagamento delle ore di straordinario ai dipendenti comunali che si sono detti disponibili ad assicurare tale servizio temporaneo, inoltre, sarà a totale carico delle entrate derivanti dai biglietti d’ingresso alla Cascata.

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«Continuità lavorativa ci sarà»

Saranno impiegati sette dipendenti comunali, per cinque ore di straordinario a testa. «Le parti – spiega una nota di palazzo Spada – esprimono apprezzamento nei confronti dei lavoratori del Comune di Terni che hanno dimostrato anche in questo caso uno spirito di collaborazione e la cui etica professionale tuttavia non sostituisce l’alta professionalità degli operatori che hanno finora garantito il servizio alla Cascata». Quanto alla continuità lavorativa degli operatori finora impiegati, questa «verrà garantita dalla presenza della relativa clausola sociale nel bando di gara pubblicato lo scorso dicembre».

«No a strumentalizzazioni selvagge»

«Sono molto soddisfatto – ha evidenziato Giuli al termine della riunione – del tenore e dell’esito dell’incontro avuto con i sindacati che ringrazio e che hanno mostrato ragionevolezza e volontà di capire la complessa situazione contingente. L’amministrazione, anche a fronte di legittime critiche e dubbi, ha risposto puntualmente e persuasivamente su ogni aspetto sollevato. Leggo in queste ore strumentalizzazioni selvagge a base di numeri e dati totalmente mistificati. Capisco le ragioni della polemica ed alcune preoccupazioni, ma polemiche di questa fatta mi amareggiano e non fanno bene alla causa di un bene prezioso come la Cascata delle Marmore».

I sindacati

«Già in passato – si legge in una nota sindacale congiunta – con le precedenti amministrazioni siamo più volte intervenuti raccomandando che nelle more dell’indizione dei nuovi bandi di gara venissero assicurati tutti i servizi ai cittadini e si ponesse particolare attenzione nel fare tutto in tempi congrui, in modo da assicurare la continuità del servizio e il mantenimento degli occupati. Al contrario ci ritroviamo ancora una volta in una situazione alquanto spiacevole, con il bando per la gestione dei servizi associati alla Cascata che scade il 4 gennaio e circa 40 lavoratori che, in attesa della nuova assegnazione dei servizi, non hanno alcuna certezza rispetto al proprio prossimo futuro». La gestione emergenziale della Cascata «non va comunque intesa come propedeutica ad alcun disegno di re-internalizzazione dei servizi associati, vista anche la pubblicazione della gara. Per quanto riguarda la continuità dei lavoratori fino ad ora impiegati, il bando di gara, già pubblicato il 13 dicembre 2018 contiene un’apposita clausola sociale volta ad assicurare il mantenimento del livello occupazionale».

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