‘Giallo’ di via Manassei, eseguita l’autopsia

Terni: il perito avrà sessanta giorni per depositare l’esito dell’esame. La salma è stata restituita i familiari per il rito funebre

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Serrano le fila gli inquirenti, dopo l’autopsia eseguita sulla salma di A.T., il 69enne ternano trovato senza vita – dopo almeno sette giorni dal decesso – in un’abitazione di via Manassei, a Terni. L’autopsia sulla salma dell’uomo, che viveva con la moglie – infermiera – e la figliastra, è stata eseguita sabato mattina dalla dottoressa Laura Pagliacci Reattelli, responsabile della medicina legale ospedale di Perugia. Raffaele Pesiri, il magistrato titolare del fascicolo che vede indagate le due donne per ‘occultamento di cadavere’, ha già emesso il nulla osta, riconsegnando la salma ai familiari per il successivo rito funebre che non è stato ancora fissato.

La porta dell’abitazione

Sessanta giorni Il riserbo sull’esito dell’accertamento – a cui non ha preso parte alcun consulente per conto dei familiari dell’uomo, assistiti dall’avvocato Lamberto Palazzari del foro di Terni – lascia aperte diverse ipotesi che gli inquirenti, pur ipotizzando sin dall’inizio una morte per cause naturali, non hanno mai escluso completamente. La dottoressa Reattelli avrà ora sessanta giorni di tempo per depositare la perizia, il cui esito non potrà condizionare la direzione investigativa e quindi le eventuali contestazioni mosse – o meno – alle due donne.

I sospetti A dare una valenza preliminare all’ipotesi di ‘occultamento di cadavere’, da parte della procura, è stato non solo il fatto che in tutti i giorni trascorsi senza alcuna notizia dell’uomo, nessuno abbia dato l’allarme o si sia curato di capire dove fosse finito. L’altro elemento sospetto è rappresentato dai lavori edili – letteralmente la muratura della porta della stanza dove poi è stato individuato il cadavere del 69enne – che un operaio di nazionalità filippina, residente nello stesso palazzo, avrebbe dovuto eseguire. Ma è stato quest’ultimo a notare il corpo, martedì pomeriggio, e a dare il là all’intervento dei vigili del fuoco, del 118 e della polizia di Stato.

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