Gosource-Sangraf, Eurofer ‘tifa’ per Narni

Terni, l’associazione europea dei produttori di acciaio: «Servono elettrodi di grafite». Motivo in più per strappare condizioni migliori per il sito

Condividi questo articolo su

Tra chi fa il tifo – con motivazioni e possibili ricadute che poco hanno a che vedere con le implicazioni relative all’area interessata – sul possibile sbarco a Narni di Gosource-Sangraf, dopo il protocollo d’intesa relativo all’acquisizione del sito produttivo nel quale si realizzavano elettrodi di grafite per i forni elettici delle acciaierie, c’è anche Eurofer – l’associazione europea dei produttori di acciaio – che ha lanciato l’allarme relativo alla scarsa  disponibilità di elettrodi sulla scena europea.

Axel Eggert

Le produzioni «Il mercato globale di elettrodi di grafite di carbone – ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di Eurofer, citato da Siderweb – è composto da un numero relativamente ridotto di aziende in poche aree geografiche. Molti produttori si trovano in Cina e altri si trovano in India, Stati Uniti, Giappone e Europa. Tutti sono fortemente dipendenti dalla disponibilità di needle coke. Con le forniture cinesi fuori mercato di questo sottoprodotto e della grafite, vi è una chiara carenza di entrambi i materiali».

Un elettrodo in lavorazione

La Cina Secondo Eurofer sono circa 226 mila le tonnellate di elettrodi che vengono consumate ogni anno nell’UE. Di queste, più del 60% provengono dalla Cina: «La continuità degli approvvigionamenti di questi elettrodi è da tempo la norma per il settore. Tuttavia questa stabilità è ora a rischio – ha concluso Eggert – e i produttori di acciaio dovranno essere molto prudenti e adottare le misure necessarie per prevenire interruzioni di produzione causate da una lunga scarsità di elettrodi».

Lo stabilimento di Narni

Narni Ecco, quindi, che il riavvio dello stabilimento di Narni – che storicamente ha negli elettrodi di grafite la sua ragion d’essere – potrebbe essere decisivo addirittura per gli equilibri continentali. Ragione di più per chiedere che i nuovi padroni del sito ex Sul e Elettrocarbonium non lo trasformino in un semplice punto di rilavorazione di prodotti che arrivano dall’estero.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli