In crisi di panico lungo l’A1, soccorsa dalla Polstrada

Orvieto – La 50enne girovagava in un’area di sosta in stato confusionale, voleva recarsi in ospedale

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In grave stato confusionale, all’interno di un’area parcheggio tra Orvieto e Fabro, lungo l’A1, è stata soccorsa dagli uomini della polizia stradale, che hanno così evitato possibili gravi conseguenze: protagonista dell’episodio, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, una 50enne di origini laziali, uscita di casa per recarsi in ospedale, in quanto in preda ad una crisi di panico, senza però di fatto esservi mai giunta.

I fatti

La donna è stata notata dagli agenti, in perlustrazione della zona, mentre girovagava senza meta tra i veicoli in sosta, nonostante il freddo pungente. Dopo un periodo di osservazione la pattuglia ha deciso di avvicinarsi alla 50enne per capire cosa fosse accaduto. La donna – riferisce la Polstrada diretta dal comandante Stefano Spagnoli – sin da subito si è mostrata alterata e diffidente, declinando generalità diverse da quelle riportate sul suo documento di identità. A questo punto i poliziotti hanno cercato di intraprendere con la signora un dialogo ma quest’ultima ha proferito frasi senza un filo logico pur riuscendo a dire, tuttavia, di essere giunta in quel luogo alla guida della sua auto e aggiungendo di non trovare più le chiavi. Ulteriori accertamenti svolti sul posto hanno permesso di confermare che la donna effettivamente era uscita di casa per recarsi in ospedale, ma aveva imboccato l’autostrada senza un precisa destinazione.

Chiavi gettate nella spazzatura

Gli agenti hanno quindi tranquillizzato la 50enne, facendola accomodare all’interno della propria auto, nel frattempo sono stati avvisati i familiari, ignari di tutto, a cui è stata poi affidata. I poliziotti hanno anche cercato le chiavi dell’auto che, dopo circa mezz’ora, sono state ritrovare all’interno di un bidone per rifiuti dove, evidentemente, erano state gettate dalla stessa donna durante il suo stato confusionale. Il provvidenziale e professionale intervento dell’equipaggio della polizia stradale ha, verosimilmente, scongiurato conseguenze che, forse, sarebbero potute essere anche gravi per la donna.

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