La Ternana ‘esonera’ Acri: arriva Siviglia

Il ds è stato sollevato dall’incarico: «A Terni sono stato felice». Signorelli: «Perso un punto di riferimento». Spazio all’ex Lazio

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di S.F.

Guglielmo Acri non è più il direttore sportivo della Ternana: la società lo ha sollevato dall’incarico, insieme al suo staff, nella giornata di mercoledì, poco prima dell’amichevole con la ‘Primavera’. Al suo posto – con l’incarico di ‘club manager’ – arriva Sebastiano Siviglia, 43enne ex difensore di Parma e Lazio e oggi dirigente sportivo. Che, però, tecnicamente non può operare da ds: negli ultimi anni, dal 2011, è stato allenatore di Monterotondo, Potenza, Nocerina – ‘Primavera’ – e giovanissimi della Lazio.

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Siviglia con Luigi Vitale

Siviglia con Luigi Vitale

Terza testa ‘saltata’ Dal licenziamento di Vittorio Cozzella a quello di Guglielmo Acri, passando per le dimissioni di Domenico Toscano causate dalla ‘freddezza’ dei rapporti con Simone Longarini: dall’avvento del figlio del ‘patron’, avvenuto ufficialmente solo a settembre, è il terzo componente di rilievo che saluta la Ternana. E, come negli altri due casi, le tempistiche sono tutt’altro che logiche e favorevoli alle ‘Fere’: il ds infatti è stato sollevato dall’incarico a cinque giorni dalla fine della sessione invernale del mercato e con zero acquisizioni all’attivo.

L’ex difensore della Lazio  ha ‘debuttato’ al ‘Taddei’ nel primo pomeriggio: che qualcosa bollesse in pentola lo si era intuito dal fatto che l’allenamento è iniziato in maniera inusuale con circa trenta minuti di ritardo. Presentazioni con lo staff tecnico e primi colloqui con i giocatori per Siviglia che, durante l’amichevole, si è intrattenuto poi a lungo con Luigi Vitale, Luca Mazzoni e Manuel Coppola, i leader del gruppo.

Guglielmo Acri e il suo staff sollevati dall'incarico

Guglielmo Acri e il suo staff sollevati dall’incarico

Tensioni La decisione non può dirsi del tutto ‘inattesa’, visto che già lo scorso 16 dicembre, in conferenza stampa, Simone Longarini aveva lanciato ‘bordate’ anche all’indirizzo dell’ormai ex direttore sportivo. «Ho strappato la risoluzione contrattuale per dargli ancora fiducia», disse all’epoca l’amministratore unico della Ternana. Evidentemente, dopo un mese, Longarini ha acquisito la certezza definitiva che Acri non fosse in grado «di far camminare la squadra in seguito alla costruzione della rosa», un messaggio che fin da agosto l’amministratore unico ha sottolineato nei suoi confronti.

«Sono stato felice» Acri ha voluto salutare Terni e la Ternana con una nota sul sito ufficiale della società: «Ringrazio l’ambiente e tutti i tifosi delle Fere che mi hanno accolto come meglio non avrei potuto desiderare, ringrazio gli organi di informazione sperando di essere stato in grado di instaurare con loro un rapporto corretto e proficuo, mettendoli in condizione di svolgere al meglio la propria professione. Sono stato felice, anche se solo per un breve periodo, di aver potuto collaborare con due allenatori ed i rispettivi staff oltre che con una squadra di cui ho stima profonda. Naturalmente il mio ringraziamento più sincero è rivolto a tutti i collaboratori della Ternana Calcio: personale di sede, magazzinieri e addetti al campo, staff medico, terapisti e all’addetto stampa. Ringrazio infine la famiglia Longarini senza la quale questo mio periodo di lavoro, di cui vado molto fiero, non sarebbe stato possibile”.

Siviglia con i leader dello spogliatoio

Siviglia con i leader dello spogliatoio

Perso punto di riferimento Una delle operazioni più importanti – l’altra riguardante Coppola – di Acri in estate era stata quella legata a Franco Signorelli: «Mi dispiace, una notizia che non ci aspettavamo. Lui è stato un punto di riferimento per noi, purtroppo il calcio è così. Ora però c’è da pensare a sabato ed essere professionisti. Resta il fatto che è stato Acri a convincere molti di noi a venire a Terni».

L’atteso rientro Poi si passa al campo. Perché Signorelli deve guadagnarsi di nuovo la nazionale – non è coinvolto nel documento firmato da quindici giocatori della ‘vinotinto’ contro la federazione guidata da Laureano González – in vista del doppio impegno di marzo contro Perù e Cile e, sopratutto, della Copa América Centenario di giugno: «Felice di essere tornato quantomeno in panchina, rimanere così tanto fuori non mi era mai capitato in carriera. Contento di rivivere l’ambiente dello spogliatoio: sto lavorando giorno per giorno per ritrovare la miglior condizione, ci sta che ancora sia un po’ sottotono. Mi sento pronto però, sta al mister decidere».

Sebastiano Siviglia al ‘Taddei’

Sebastiano Siviglia al ‘Taddei’

Modena e punti Al ‘Liberati’ in arrivo il primo dei tre scontri diretti ravvicinati. All’andata si impose di misura l’undici di Crespo, ora – anche in considerazione della classifica ‘testa a testa’ in caso di classifica avulsa a fine stagione – c’è necessità di vincere al cospetto dei ‘canarini’: «A Cagliari abbiamo fatto una buona gara e ora c’è da pensare al Modena, dobbiamo cercare di ottenere questi tre punti: credo – conclude Signorelli – che se pressiamo bene come sappiamo fare, la Ternana è in grado di fargli male. Si tratta solo di fare il nostro gioco».

L’amichevole Intanto, dopo le strette di mano con Siviglia, i rossoverdi sono scesi in campo per la consueta amichevole – tempi da 45 minuti – contro la ‘Primavera’: Breda ha provato nel primo tempo sia il 4-2-3-1 che il 4-3-3, schierando Zanon, González, Meccariello, Lo Porto, Signorelli, Zampa, Belloni, Grossi, Furlan e Avenatti. Nella ripresa spazio a Monteleone, Masi, Valjent, Vitale, Busellato, Palumbo, Janse, Falletti, Dugandžić e Gondo: la formazione di Avincola – lungo colloquio a fine match con Siviglia, i due si conoscono avendo allenato entrambi nelle giovanili della Lazio – è passata in vantaggio con Battista, per poi vedersi rimontare nella ripresa con le reti del croato e di Falletti. Unico assente Fabio Ceravolo, pronto a tornare in gruppo da giovedì.

 

Una fase dell'amichevole

Una fase dell’amichevole

Ternana 1°T. (4-2-3-1 e 4-3-3): Gava; Zanon, González, Meccariello, Lo Porto; Signorelli, Zampa; Belloni, Grossi, Furlan; Avenatti.

Ternana 2° T. (4-2-3-1): Sala; Monteleone, Masi, Valjent, Vitale; Busellato, Palumbo; Janse, Falletti, Dugandžić; Gondo.

Reti: 49′ Dugandžić, 77′ Falletti (T); 10′ Battista (P).

 

Offerto in Uruguay? Dal Sudamerica intanto nuovi voci di mercato – confermato l’interesse del Peñarol per González, contattato dalla società ‘aurinegra’ per un ritorno immediato, ma il giocatore terminerà la stagione a Terni – riguardanti le ‘Fere’: Felipe Avenatti sarebbe stato offerto alle due big del calcio ‘celeste’, Peñarol e Nacional. Tuttavia nei piani delle squadre guidate da Da Silva e Munúa non ci sarebbe l’intenzione di percorrere la via che porta al 20 rossoverde.

Jens Janse con Cedric Gondo

Jens Janse con Cedric Gondo

‘I treni del gol’ Su tutt’altro fronte, giovedì mattina prende il via il processo per l’inchiesta – indagato Jens Janse – condotta dalla procura della repubblica di Catania. Davanti al giudice dell’udienza preliminare si presenteranno coloro che hanno un quadro probatorio accertato, gli imputati Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino, Daniele Delli Carri, Giovanni Luca Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi, Fernando Arbotti e la società etnea;  le parti offese nel processo saranno la Figc, la Lnpb, il Codacons, la Confconsumatori e ConsItalia. Per quel che riguarda il giocatore olandese, nessuna novità: «Al momento – spiega l’avvocato Francesca De Nicola – a causa delle continue proroghe non è arrivata nessuna comunicazione nuova, né di archiviazione né di altro. Le tempistiche purtroppo sono un po’ lente. L’udienza di giovedì non riguarda il calciatore della Ternana, essendo indagato e non imputato a differenza delle persone coinvolte domani». Resta comunque forte ottimismo sulla possibilità che la posizione del 29enne di Venlo venga archiviata.

Guai Zadotti E preoccupazione nulla anche per il coinvolgimento dell’ex presidente delle ‘Fere’ Francesco Zadotti in merito all’operazione ‘Fuorigioco’ della Guardia di Finanza. Rischi più o meno nulli per la società (al massimo un’ammenda) e, stando alle parole dell’avvocato Nicola Madia, lo stesso vale per Zadotti: «Gli viene contestata l’emissione fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, che è reato penale (fino a sei anni di reclusione la pena, ndr). Dico solo che è una cosa inesistente, non siamo nemmeno preoccupati: molto diverso rispetto alla scorsa estate quando, seppur infondate, le accuse erano di una certa serietà. In questo caso ci contestano solo l’importo dell’Iva – fattura del procuratore Alessandro Moggi in riferimento all’accordo per Domenico Danti, giunto in prestito dal Vicenza nella sessione invernale 2011-2012 – pari a mille e 200 euro, ma è proprio il fatto che non c’è».

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