Magistrati onorari, flash-mob di protesta: «Nessuna dignità»

A Perugia si è tenuta la manifestazione con cui Got, Vpo e Giudici di pace vogliono rendere nota a tutti la mancanza di una minima considerazione per il lavoro che svolgono ogni giorno

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Un flash mob per denunciare le condizioni degradanti e la scarsa se non nulla considerazione che caratterizza l’impegno, quotidiano ed essenziale per il funzionamento della macchina-giustizia italiana, da parte dei magistrati onorari. È quello che si è tenuto sabato pomeriggio a Perugia e che ha visto la partecipazione di giudici onorari di tribunale, vice procuratori onorari e giudici di pace di Perugia, Terni e Spoleto.

«Senza alcun riconoscimento»

«Noi magistrati onorari – si legge nel volantino diffuso – affrontiamo quotidianamente in udienza i rischi del contagio, al pari di tutti gli altri lavoratori del settore giustizia, ma con una intollerabile differenza: a chi si ammala non sono riconosciute le basilari tutele costituzionali del lavoro. Siamo stati definiti ‘volontari, precari, temporanei’; in realtà, da oltre vent’anni, lavoriamo tutti i giorni e con totale dedizione al servizio dei cittadini con compensi inadeguati e senza diritto a ferie, maternità, previdenza e assistenza sanitaria, finanche durante la pandemia».

«Ministro, vergogna. Solidarietà a chi fa lo sciopero della fame»

«Leggere la risposta del ministro della Giustizia – prosegue il volantino – ad un’interrogazione parlamentare nella quale riferisce che ‘…l’opzione favorevole alla previsione degli onorari è legata altresì alla finalità di contenere il numero dei togati, pena la perdita di prestigio e la riduzione delle retribuzioni della magistratura professionale’ ci indigna profondamente. Ricordiamo al ministro che è anche grazie al nostro contributo che il sistema giustizia ancora funziona, come riconosciuto dalla stessa magistratura togata e dalla classe forense dell’Umbria. Esprimiamo, quindi, piena solidarietà e vicinanza alle colleghe palermitane Sabrina Argiolas, Vincenza Gagliardotto e Giulia Bentley, al collega di Parma Livio Cancelliere ed alle due colleghe napoletane, che hanno coraggiosamente intrapreso lo sciopero della fame, nonché ai colleghi di Palermo, Milano, Monza e Parma per le iniziative assunte in difesa di un trattamento dignitoso della categoria. Ci riserviamo di assumere di assumere iniziative, ulteriori rispetto al programmato flash mob, di fronte al protrarsi dell’inerzia del Guardasigilli e del parlamento».

La giunta sezionale dell’Anm di Perugia: «Massima solidarietà»

 

La protesta dei magistrati onorari umbri ha incassato importanti attestazioni di vicinanza. Come quella della Giunta esecutiva sezionale dell’associazione nazionale magistrati di Perugia che esprime «fermo e sincero sostegno all’appello avanzato dai magistrati onorari al ministro della giustizia e al legislatore, ad essere definitivamente riconosciuti nella dignità e nell’importanza del lavoro quotidianamente svolto, in udienza e negli uffici giudiziari, tra i tanti problemi del servizio giustizia, tra cui i rischi del contagio da Covid-19, in assenza delle stesse tutele previdenziali e assistenziali degli altri lavoratori del settore, in caso di quarantena o positività al virus. La Giunta – riporta la nota diffusa – rigetta ogni spiegazione al mancato riconoscimento di tutele alla categoria dei magistrati onorari che sia evocativa di contrasti, in realtà inesistenti, tra interessi di categoria tra le diverse professionalità impegnate nella giurisdizione. La condizione di precarietà e instabilità della magistratura onoraria è dovuta all’esponenziale accrescimento del contenzioso giudiziario, non accompagnato dai necessari ampliamenti di organico della magistratura professionale, da cui è derivato il continuo ricorso a impieghi temporanei, nella consapevolezza di non affrontare strutturalmente i problemi endemici del servizio giustizia. Di proroga, in proroga, la situazione della magistratura onoraria è divenuta insostenibile, per l’inadeguatezza dei compensi e per la mancanza di qualsiasi trattamento previdenziale e pensionistico».

La Camera penale di Terni vicina agli ‘onorari’

 

Analoga vicinanza viene espressa dalla Camera penale di Terni: «Da tempo ormai risalente l’opinabile funzionamento della giurisdizione risulta assicurato dall’assai tanto discutibile, quanto massiccio ricorso alle prestazioni garantite dalla magistratura onoraria: ne discende, per logica coerenza, che non può non essere condiviso l’ovvio fondamento delle attuali rivendicazioni avanzate da tale magistratura. Salvo ritenerla inaccettabilmente disutile solo quando attraverso il suo abusato impiego, postula il rispetto dei pacifici diritti che ha maturato sul campo. Per questi motivi la Camera penale di Terni, manifesta esplicitamente la propria solidarietà rispetto alle iniziative di protesta che i giudici onorari stanno compiendo».

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