Maria Elia uccisa a 17 anni da una polmonite. Sabato i funerali

Perugia – Eseguita l’autopsia sulla salma della giovane, morta domenica pomeriggio in ospedale dopo un ricovero di 36 ore

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Ci sarebbe una polmonite fulminante – estranea al Covid-19 ma legata ad un mix fra un virus ed un batterio qual è lo stafilococco – dietro la morte di Maria Elia, la 17enne di Balanzano (Perugia), scomparsa domenica pomeriggio all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia dove si trovava ricoverata. Questa l’ipotesi principale emersa a seguito dell’autopsia sulla salma della ragazza che è stata eseguita giovedì presso l’anatomia patologica del nosocomio perugino, dalla consulente incaricata dalla procura di Perugia (pm titolare del fascicolo è Paolo Abbritti): la dottoressa Donatella Fedeli.

L’autopsia

A riportare le notizie sono i quotidiani ‘Il Messaggero‘ e ‘Il Corriere dell’Umbria‘. All’esame autoptico hanno preso parte anche i consulenti incaricati dai familiari della studentessa all’Ipsia di Piscille, i dottori Carmine Gallo e Andrea Fornari. Gli stessi familiari sono assistiti dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. Dai primi elementi dell’autopsia di venerdì, non sono emerse con evidenza le cause della polmonite bilaterale che ha ucciso la 17enne. Ciò significa che alcune ragioni fisiologiche collegabili al dramma, sono state già escluse. Così come è stato escluso il Covid-19, vista la negatività al tampone molecolare effettuato in ospedale. La prima ipotesi è, quindi, che il virus ed il batterio isolati dai sanitari, possano aver innescato la grave polmonite che l’ha uccisa.

Le condizioni sono precipitate

Di certo c’è che Maria Elia è giunta in ospedale nella tarda serata di venerdì con febbre e difficoltà respiratorie. Tanto che i sanitari del pronto soccorso perugino ne hanno subito disposto il ricovero in terapia intensiva, dove è stata intubata in ragione della gravità delle sue condizioni. Purtroppo con il passare delle ore, nulla è migliorato, anzi. Fino al decesso di domenica che, avvenuto 36 ore dopo il suo arrivo al nosocomio, ha gettato tutti – familiari, amici, conoscenti – nello sconforto più profondo.

Proseguono le indagini, sabato i funerali

L’indagine degli inquirenti – un atto dovuto vista l’età e le condizioni di salute, sempre buone, della giovane – vanno ora avanti per capire se ci siano state responsabilità lungo la ‘catena medica’ che va dalla medicina del territorio a quella specialistica. A chiedere chiarezza sono ovviamente i genitori ed i familiari di Maria Elia, la cui salma è stata ‘liberata’ dall’autorità giudiziaria per il successivo rito funebre, previsto nella chiesa di San Bartolomeo a Ponte San Giovanni di Perugia, sabato alle 15.30. Prosegue la raccolta fondi avviata dal padre Gennaro per pagare le spese processuali.

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