Minori scommettono: Finanza ‘stanga’ sala

Castiglione del Lago: le Fiamme Gialle hanno scoperto i due ragazzi, intenti a seguire le gare sportive sui monitor del locale

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Controlli a tappeto della guardia di finanza di Perugia all’interno di sale scommesse del territorio. Proprio all’interno di una di queste, a Castiglione del Lago, le Fiamme Gialle hanno sorpreso due minori. Per loro è stato impossibile negare l’evidenza: avevano ancora in mano le schedine di alcune puntate appena giocate, per un controvalore di oltre 120 euro, e stavano seguendo sui monitor le gare sportive per verificare se avessero vinto.

La legge Ma i due ragazzi non potevano neppure mettere piede nel locale, né puntare denaro: la legge infatti proibisce ai minori di 18 anni la partecipazione ai giochi pubblici con vincita di denaro. Il ‘decreto Balduzzi’, in particolare, ha ulteriormente inasprito le sanzioni per i titolari dei punti scommessa che consentono la partecipazione ai giochi pubblici di minorenni. Secondo la norma, infatti, l’esercente è tenuto a richiedere agli avventori l’esibizione di un documento di riconoscimento, qualora non sia sicuro della loro maggiore età.

Sanzioni I finanzieri, in collaborazione con personale dell’amministrazione dei monopòli di Stato, hanno contestato all’esercente la sanzione amministrativa pecuniaria che oscilla da 5 mila a 20 mila euro. Inoltre il proprietario, che in quest’occasione rischia la chiusura del locale da 10 fino a 30 giorni, dovrà prestare molta attenzione in futuro perché in caso di recidiva è prevista anche la sanzione accessoria della revoca della licenza.

Numeri Nel 2016, i players italiani hanno giocato 96 miliardi di euro, ossia 260 milioni al giorno e 3.012 euro ogni secondo, in aumento dell’8% rispetto agli 88 miliardi registrati nel 2015. «L’entità delle somme movimentate in tutto il mondo da giochi e scommesse – spiega la guardia di finanza di Perugia – rappresenta una forte attrattiva anche per la criminalità. Risulta, pertanto, essenziale l’azione di controllo a tutela del monopolio statale sui giochi, per reprimere le violazioni in materia e proteggere le fasce più deboli che maggiormente potrebbero risentire della dipendenza dal gioco».

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