Morte Guido Conti, Gip ha dubbi sul suicidio

Rigettata la richiesta di archiviazione. L’ex generale si era dimesso mentre era in servizio a Perugia per andare a lavorare con la Tamoil

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C’è ancora una speranza per la famiglia di Guido Conti e per chi non crede che l’ex comandante dei carabinieri forestali dell’Umbria, trovato morto il 17 novembre del 2017, si sia suicidato.

IL CASO GUIDO CONTI NELL’ARCHIVIO DI UMBRIAON

Il Gip di Sulmona: «No all’archiviazione»

Troppe, secondo la famiglia, le incongruenze sulle ultime ore di vita dell’ufficiale abruzzese, che poche settimane prima di morire aveva lasciato l’Arma per andare al lavorare nel settore privato. Per questo i legali di parte avevano presentato un memoriale in otto punti, che a quanto pare ha convinto il gip di Sulmona, Marco Billi, a non archiviare il caso, respingendo la richiesta in tal senso pervenuta dal pubblico ministero Aura Scarsella.

A UMBRIAON L’ULTIMA INTERVISTA DI GUIDO CONTI – VIDEO

Cosa non torna

Fra gli elementi che meritano un approfondimento: la posizione del corpo, che secondo i legali sarebbe non compatibile col suicidio; la presenza di un’auto sospetta nei pressi del luogo del ritrovamento proprio nell’orario della morte; le telefonate di Conti nei giorni precedenti e la strana sequenza di lettere spedite quel giorno stesso, elementi ancora non del tutto chiariti; infine, i rapporti con la Tamoil di cui era diventato responsabile della sicurezza ambientale, incarico da cui si era dimesso dopo appena un mese. Eppure era stata una scelta ponderata a lungo e non poco dolorosa perché voleva dire lasciare i ‘forestali’ – poi transitati nell’Arma – dopo anni di onorato servizio. Un travaglio che si percepisce bene dall’intervista che raccogliemmo il giorno del suo commiato, a Perugia.

L’ultimo mese

Guido Conti aveva annunciato le sue dimissioni il giorno 11 ottobre 2017. Dal 1° novembre aveva preso servizio in Basilicata, dove la Tamoil ha impianti di estrazione del petrolio. Il 15 novembre, inaspettatamente, arrivano le sue dimissioni e lui rientra in Abruzzo, senza dare ulteriori spiegazioni. Il 17 novembre il suo corpo viene trovato senza vita sul monte Morrone, nelle campagne di Pacentro, in provincia del L’Aquila. Ad ucciderlo un colpo alla testa sparato con la sua pistola, trovata poco distante.

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