Narni e bilancio: «Un fallimento totale»

Eleonora Pace, portavoce provinciale di FdI-An, attacca il sindaco De Rebotti dopo la presentazione del bilancio 2015

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di Eleonora Pace, portavoce provinciale Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

Più che la fotografia del bilancio amministrativo della città di Narni sembra il bollettino medico di un malato terminale aggrappato a poche speranze e purtroppo a tante troppe certezze tutte di segno negativo. Non si tratta infatti solo di analizzare le cose fatte o non fatte nel 2015, ma di fare il bilancio complessivo di una amministrazione ormai alla fine del suo mandato amministrativo e che nei quattro anni alle nostre spalle ha praticamente fallito ogni prospettiva seria di incidere strutturalmente sul tessuto sociale ed economico cittadino e soprattutto senza incidere minimamente sui nodi strutturali che progressivamente hanno diminuito la qualità della vita dei cittadini narnesi.

Dal tema ambientale totalmente ignorato dal sindaco, alle emergenze inerenti la qualità dei servizi in tutto il territorio del comune, dai problemi di viabilità divenuti una sorta di inutile e dannoso rompicapo per i cittadini di Narni scalo, fino agli aspetti economici e industriali annunciati come risolti alla vigilia delle campagne elettorali ed oggi quasi del tutto evaporati, il saldo finale è negativo per questa amministrazione e purtroppo per tutti i cittadini.

In questo quadro appare francamente stupefacente la sottolineatura sull’irreversibile destino dell’ospedale; una dichiarazione che potremmo ribattezzare alla Marchese de ‘Lillo’, cioè di colui che si è appena svegliato e scopre finalmente una realtà annunciata, che però è tale anche in forza del negazionismo sull’argomento fatto dall’amministrazione e dal Pd in ogni circostanza.

Non saremo certamente noi a negare ciò che oggi è palese pure al sindaco di Narni e cioè che esiste e non da ora una questione ‘Umbria sud’, non frutto del fato ma della subalternità accettata dalle classe dirigenti locali nei confronti del centralismo imposto da Palazzo Donini. Forse il primo compito del nuovo anno sarebbe quello di prendere consapevolezza che a volte si è ‘sud’ anche per scelta e questa è purtroppo la realtà anche di Narni.

 

 

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