Narni: «Qui dittatura? No solo volgarità»

I gruppo di maggioranza replicano agli attacchi piovuti dalle opposizioni: «Triste tentativo contro chi prova a dare un contributo positivo»

Condividi questo articolo su

dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Partito Socialista Italiano e Lista De Rebotti Sindaco al Comune di Narni

Essere definiti da un giovane consigliere con i termini “yes man” riferiti ai componenti della maggioranza del consiglio comunale rappresenta un volgarotto e un po’ triste tentativo di far apparire chi, crediamo come lui, prova a dare un contributo positivo alla vita della propria comunità.

Prova a farlo dopo che i cittadini hanno distribuito la loro fiducia ad un sindaco, ad una coalizione e a noi umili rappresentanti degli stessi perché risultati i più votati, decidendo a chi spettasse il compito di governare attuando un proprio programma e a chi spettasse fare la minoranza.

Noi ci siamo presentati insieme fin dall’inizio, abbiamo condiviso un percorso e abbiamo preferito la chiarezza di quest’impostazione a quella di chi faceva finta di litigare e dividersi per poi ammucchiarsi in un appuntamento che non c’è stato, quello del ballottaggio.

Non è un caso che le differenze si sono immediatamente annullate e anche chi, come il giovane pentastellato, poteva portare un contributo di obiettività ed autonomia si è ormai perso a rimorchio dei più navigati esponenti del centro destra, in forma ufficiale e pseudo civica, comportandosi come fossero un a sol cosa.

E pensare che, parlando delle Commissioni Consiliari, proprio per far spazio all’onniscienza dello stesso  e di un altro esponente di un gruppo delle opposizioni, grazie anche alla disponibilità al confronto costruttivo dei Capigruppo e del Presidente del Consiglio, questo Consiglio Comunale ha adottato rapidamente la modifica del regolamento delle commissioni per permettergli di essere membri effettivi delle stesse.

Così come abbiamo contribuito all’elezione del presidente della commissione garanzia e controllo che, oltre ad essere prevista dal TUEL, trae il modello organizzativo e dei lavori dal regolamento comunale (si perché esiste ancora un concetto di “autonomia” degli enti locali che sembra non chiaro ai nostri interlocutori).

Abbiamo semplicemente, normalmente, democraticamente espresso una nostra posizione su quello che, secondo noi, dovrebbe rappresentare il rispetto di tale regolamento, suffragato per di più da un parere della Segreteria Comunale.

Su questo non c’è stata concessa possibilità di confronto, di discussione, cosa senz’altro che sarebbe stata utile anche ed eventualmente per aggiornare tale regolamento se non più rispondente ai bisogni, le necessità e le impostazioni date dal nuovo Consiglio Comunale.

Su questo siamo a completa disposizione perché, come dimostrato, interessa anche a noi adottare i migliori modelli di partecipazione orgogliosi di diventare in questo caso degli “yes man” caro giovane consigliere perché, per dirla con le parole di Massimo Troisi, “noi siamo responsabili di quello che diciamo, non di quello che capisci”.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli