«Norcia per oggi sede Parlamento europeo»

Riunione straordinaria dei presidenti dei gruppi e dell’ufficio di presidenza con a capo Tajani: «L’Europa sta vicina ai cittadini»

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di Simone Francioli

Una chiusura delle celebrazioni benedettine 2017 davvero particolare per Norcia. A sette mesi esatti dalla prima forte scossa della scia sismica che ha interessato il centro Italia, il comune umbro ha ospitato la riunione straordinaria dell’ufficio di presidenza del Parlamento Europeo (vicepresidente, ‘questori’ e leader dei gruppi, seppur con qualche assenza). Nel comune nursino Antonio Tajani, i vicepresidenti, i presidenti dei gruppi e i ‘questori’. Con loro non c’era – cosa che era invece prevista – il ‘premier’ italiano Paolo Gentiloni: a sostituirlo, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega agli affari europei, Sandro Gozi. L’appuntamento anticipa le celebrazioni per il 60° anniversario della firma – 25 marzo 1957 – del Trattato di Roma, di cui si è parlato – in riferimento a Polonia e Grecia, soprattutto – non troppo a lungo per volere dello stesso Tajani. «Qui per dimostrare che, quando ci sono difficoltà, siamo in grado di unirci e non vedere i diversi colori della politica. We love Norcia».

TUTTO SULLA SCIA SISMICA 2016 IN CENTRO ITALIA

Giuseppe Zamberletti

Ad accogliere le massime cariche del Parlamento Europeo – su tutti – la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, il capo del dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio e il presidente dell’Anci Antonio Decaro. L’arrivo in zona campo sportivo è avvenuta alle 10.53, quindi la sessione di lavoro e il passaggio in centro – nel mezzo la conferenza – fino a piazza San Benedetto: Tajani – il gruppo ‘europeo’ è giunto a Norcia a bordo di due autobus – è ripartito in direzione Roma alle 13.31 dopo aver illustrato (in perfetto francese) lo stato dell’arte con l’aiuto di Protezione civile e Vigili del fuoco. Prima di salutare Norcia, Tajani (per lui immancabile il ‘classico’ assaggio di un prodotto tipico nursino durante il passaggio in corso Sertorio) e la presidente della Regione si sono intrattenuti – presentandolo agli europarlamentari – con Giuseppe Zamberletti, il padre fondatore della Protezione civile.

Vasco Errani con Sandro Gozi

GOZI, ALEMANNO E MARINI RIBADISCONO LA VICINANZA DELL’EUROPA – VIDEO

Il piano di ricostruzione Il commissario Vasco Errani ha spiegato che «L’ordinanza sui danni gravi che sarà adesso all’attenzione della corte dei Conti. Quindi L’impianto per la ricostruzione con questa ordinanza sarà ultimato. È un passo importante: martedì annunceremo altri interventi relativi al tema delle imprese, dal punto di vista del sostegno fiscale e degli investimenti perché questa è la priorità».

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VASCO ERRANI PARLA DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE – VIDEO

La Protezione civile «Per l’Europa la Protezione civile è fondamentale», dice Fabrizio Curcio. «Lavoriamo un po’ come l’Europa. La Protezione civile mette insieme catene e strutture per un obiettivo diverso e così fa l’Europa che mette insieme obiettivi comuni con Stati membri diversi. Siamo parte del meccanismo quindi quando accadono eventi in Europa e nel mondo comunichiamo sin da subito con Bruxelles e subito facciamo riunioni per organizzarci. L’Europa, dopo il terremoto, ha subito attivato un team e delle strutture che però noi non abbiamo ritenuto necessarie, ma abbiamo potuto giovare del rapporto operativo di questa squadre. Abbiamo attivato fondo di solidarietà, continuiamo a lavorare per la riduzione del rischio: L’Europa è un punto di riferimento e noi siamo pienamente inseriti in questo meccanismo».

CURCIO SPIEGA COME LA PROTEZIONE CIVILE COLLABORA CON L’EUROPA – VIDEO

Antonio Tajani durante la sessione di lavoro

L’Europa «Arriverà un miliardo dal fondo di solidarietà – ha sottolineato Tajani – così come ha detto la commissaria Cretu. Non sarà solo questo l’impegno dell’Europa. Ad aprile voteremo la decisione di consentire l’utilizzo dei fondi regionali fino al 5 per cento per quanto riguarda le regioni colpite dal terremoto senza necessità di cofinanziamento. Ringrazio perché davanti a questa tragedia nessuno si è tirato indietro». Norcia, venerdì, è stata «la sede del Parlamento europeo. Abbiamo deciso di venire qui per celebrare con le popolazioni colpite dal terremoto i 60 anni della firma dei Trattati di Roma. Abbiamo voluto dimostrare che l’Europa vuole essere vicina ai cittadini. Con grande soddisfazione nel corso del dibattito politico abbiamo registrato l’unanimità delle posizioni. Siamo venuti a confermare non solo la solidarietà militante, ma anche a dire quello che l’Europa sta facendo per contribuire alla rinascita di questi territori. Dall’Unione europea arriveranno più o meno 2 miliardi di euro». La prima azione della Commissione europa «è stata fatta. Subito sono stati inviati i primi 30 milioni, la somma che potevamo mandare senza relazione. Purtroppo la Protezione civile è stata costretta a inviare relazione solo poche settimana fa sui danni complessivi che ammontano a circa 23 miliardi». Sulle difficoltà legate a Castelluccio, Tajani si augura che «tutte le aree colpite dal terremoto possano riprendere in fretta tutte le attività economiche». Le tempistiche per i fondi? «Speriamo di poter erogare in tempi rapidi i fondi previsti ma, essendo di bilancio, c’è bisogno di seguire un certo iter. Il primo miliardo del fondo di solidarietà magari entro l’estate».

L’INTERVENTO DI TAJANI – VIDEO 

Catiuscia Marini

Terra di San Benedetto La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo intervento ha ricordato che «la vostra presenza a Norcia, epicentro del sisma, rappresenta un gesto simbolico, ma anche un gesto molto concreto di vicinanza alle comunità del centro Italia colpite dai vari terremoti delle Istituzioni europee ed in particolare del Parlamento che, più di altri, rappresenta la comunità dei cittadini europei». Il terremoto «ancora una volta in questa nostra terra, così come nelle Marche in Abruzzo e nel Lazio, ha colpito duramente, procurando non solo danni fisici evidenti al ricco patrimonio edilizio e storico artistico, ma anche paura, ansia e inquietudine che rischiano di lacerare il tessuto sociale ed economico di una comunità e di una popolazione molto resiliente, forte e determinata sebbene fiaccata da fragilità e avversità». Per la Marini «sarà importante avviare rapidamente la ricostruzione, a cominciare dalle imprese e dalle scuole, e restituire fiducia attraverso la concretezza degli interventi, la sicurezza dell’impianto di ricostruzione, la qualità anche sociale della ricostruzione. E sarà allora prezioso, accanto a quelli del Governo nazionale e delle istituzioni locali e regionali, il contributo, l’apporto fattivo e concreto delle Istituzioni europee, nello spirito di sussidiarietà proprio dell’Europa». Norcia, ha detto infine la presidente, «è la terra di San Benedetto e nella simbologia cristiana è raffigurato dalla croce, dal libro e dall’aratro. Simboli di cui ha bisogno anche l’Europa oltre che i nostri territori per ripartire».

Nicola Alemanno con Antonio Tajani

Ricostruire «Oggi che la nostra terra è stata colpita dall’evento calamitoso più grave degli ultimi 100 anni abbiamo la possibilità di dire grazie a questa Europa che tutti denunciano distratta e lontana, ma che questa volta, in tempi brevi, si è fatta molto prossima ai suoi cittadini. Può bastare? Purtroppo no», è intervenuto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. «Le ferite inferte alla nostra terra sono ancora tristemente aperte; perché possano cicatrizzare occorre fare presto a restituire case, scuole ed attività produttive. Il rischio è la de-antropizzazione. Cosa può fare ancora l’Europa per scongiurare che questo avvenga? In territori delle aree interne, quindi meno remunerativi per gli investitori, occorre incentivare la filiera turismo, ambiente, cultura, agricoltura e servizi, in modo tale da recuperare il gap di competitività che inevitabilmente accumuleranno. Sarà quindi necessario il poter destinare risorse economiche per rientrare nel mercato con una offerta ‘smart’, strutture sicure, beni culturali fruibili». Benedetto da Norcia «è stato un grande ricostruttore. Oggi Norcia e tutti i comuni del cratere hanno bisogno di essere ricostruiti, ma con essi anche la nostra vecchia Europa». Una giornata definita storica da Alemanno.

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