Notte della maxi luna, poesia e scienza

Il raro fenomeno astronomico è stata un’occasione da non perdere per gli innamorati, ma anche per i fotografi

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Foto di Paolo Carnassale

Foto di Paolo Carnassale

Vicina, vicinissima. ‘Appena’ 356 mila chilometri che sembrava poterla toccare. E chissà, magari aveva ragione Shakespeare, che diceva che «è tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti», ma insomma, lunedì sera il satellite tanto amato dai poeti si è trovato in quello che gli astronomi definiscono il perigeo – cioè il punto più vicino al nostro pianeta (quando si trova all’apogeo, il punto più lontano, dista da noi ben 406 mila chilometri) – ed è stata una pacchia per i fotografi.

Il fenomeno La ‘superluna’ lunedì notte appariva il 14% più grande del normale e il 30% più brillante: il fenomeno è piuttosto raro, visto che da 68 anni (era il 26 gennaio 1948) la luna non è completamente piena nel punto più prossimo alla terra e  il prossimo episodio analogo si verificherà tra 18 anni, il 25 novembre 2034.

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