‘Oncology games’, l’aiuto dello sport

Perugia, presentata la I° edizione del progetto voluto da Leonardo Cenci: «Affrontare la malattia oncologica positivamente». Si terranno a Roma a giugno, 6 nazioni coinvolte

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«Grazie a questa iniziativa  si accende un faro su una malattia con la quale la popolazione dovrà sempre di più convivere e la cui gestione anche per migliorare la qualità della vita delle persone che ne sono colpite, assume un peso rilevante nella programmazione sanitaria». Così Catiuscia Marini, presidente della Regione, ha presentato la I° edizione degli ‘Oncology games’, in programma a Roma tra il 23 e il 24 giugno. Il progetto è nato grazie a Leonardo Cenci, presidente dell’associazione ‘Avanti Tutta’ onlus, ed è coordinato dal Tucep (Tiber Umbria Comett Education Programme).

Gli ‘Oncology games’ Il progetto è finanziato dalla commissione europea nell’ambito del programam Eramus + settore sport: a presentarlo lunedì mattina a Perugia, oltre alla Marini e a Cenci, c’erano Mauro Casciari, la senatrice Nadia Ginetti, la direttrice Tucep Maria Brizi e l’oncologa Chiara Bennati. «Cenci – le parole della presidente della Regione – ha aggiunto sempre trasmesso, anche attraverso le sue esperienze personali, un messaggio positivo che ha anche dimostrato la grande utilità dello sport nella gestione della malattia. In questo caso, con l’iniziativa in programma a giugno, diventa importantissimo il contributo dell’Europa. Grazie all’Europa si potrà trasformare questa esperienza pilota in un progetto strutturato da esportare in altri paesi».

Sport e malattia Cenci ha sottolineato che «l’obiettivo principale del progetto è quello di dimostrare che lo sport aiuta ad affrontare la malattia oncologica in modo positivo, e può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti; con la sua azione, inoltre, il partenariato intende contribuire ad accrescere l’attenzione sui temi dello sport e della salute a livello europeo. Le attività del progetto sono realizzate in Italia, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Polonia e Bulgaria». Il presidente onorario di ‘Avanti Tutta’, Casciari, ha messo in evidenza che «l’iniziativa è frutto di un lavoro complesso e, comunque vada, sarà un successo perché il messaggio che lancia è forte».

Il messaggio Per la Ginetti «l’auspicio è che, attraverso questo momento di festa, si possa arrivare a disseminare un messaggio importante che potrebbe far sì che lo sport diventi un servizio standard per la cura dei malati oncologici». La Brizi, dopo aver spiegato l’iter per la concretizzazione del progetto, ha reso noto che, per la prima volta, alcuni malati oncologici di sei paesi europei, Italia, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Polonia e Bulgaria, si cimenteranno in una dimostrazione sportiva non competitiva a loro dedicata. Si sfideranno in varie discipline sportive come la corsa, il lancio del peso ed il nordic walking. Il giorno precedente alle gare, sabato 23 giugno, tutti i soggetti coinvolti si riuniranno per dare vita ad una serie di convegni scientifici che si terranno a Roma, a conclusione di vari percorsi intrapresi da ogni singolo Paese, il cui fine è la realizzazione di linee guida in ambito sociale e sanitario per la promozione dell’attività sportiva tra i pazienti oncologici.

Gli azzurri Cenci ha fatto presente che gli atleti italiani coinvolti saranno 13 e che il progetto vede – in qualità di partner – protagonisti anche il Coni, la spagnola Associacio Centre For Education (provider di formazione per lo sport), la britannica Teachsport 2010 Cic, provider di formazione per lo sport; la bulgara Association Footura, associazione per la promozione dello sport, la polacca Wsbinoz, l’università privata (Dipartimento di Medicina), e la greca Eild, provider di formazione per lo sport.

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