Ospedale di Terni, restaurata la chiesa dell’obitorio

Cerimonia venerdì con il vescovo Piemontese. Il direttore generale Chiarelli: «Giorno importante. L’opera è molto più ampia»

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Sono terminati i lavori di restauro e sistemazione della chiesa di San Giuseppe all’obitorio dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni. Venerdì mattina, giorno di San Giuseppe e 40° anniversario della visita a Terni di Giovanni Paolo II, è giunto al ‘Santa Maria’ il vescovo della Giuseppe Piemontese per la benedizione della chiesa e per celebrare la santa messa. Presenti il direttore generale dell’ospedale Pasquale Chiarelli, il cappellano della chiesa padre Angelo Gatto, il responsabile dell’ufficio tecnico Gianluca Bandini e il progettista e direttore dei lavori, Gianni Fabrizi. Alla funzione religiosa erano inoltre presenti i confratelli di padre Angelo Gatto ed una rappresentanza delle suore missionarie Identes.

Intervento complessivo

«Si tratta di un intervento – riferisce l’azienda ospedaliera di Terni in una noa – che ha coinvolto, e sta tuttora coinvolgendo, l’intera area mortuaria. I lavori, nel loro complesso, riguardano diversi spazi: la camera settoria, le sale esposizione salme, la cappella, l’obitorio comprensivo delle celle frigorifere. È stato effettuato il rifacimento della pavimentazione della cappella (compreso massetto e sottofondo), la tinteggiatura e la sistemazione delle pareti. Nell’ambito del rifacimento delle sale esposizioni e sala settoria, sarà rivista l’impiantistica dell’intera zona (obitorio, sale esposizione, cappella e sala settoria) per permettere un incremento del livello. Saranno inoltre sostituite le celle frigorifere migliorando la funzionalità e ampliandone il numero dalle attuali 6 a 10. L’intero intervento si pone gli obiettivi di garantire ai familiari dei defunti un luogo degno e rispettoso del dolore e di rispondere all’esigenza di tutta la comunità del Comune di Terni, con cui si sta procedendo nel definire le modalità di integrazione».

«Segno di pietà e attenzione»

«Il restauro, la riapertura della chiesa dell’obitorio – ha detto il vescovo Piemontese – è un momento di grande importanza per tutte le persone che si ritrovano a piangere e a vegliare i propri defunti. La cappella è intitolata a San Giuseppe, che è patrono dei moribondi e patrono di tutti coloro che si trovano a compiere questo viaggio dalla terra al cielo. Ringraziamo la direzione e l’amministrazione dell’ospedale ‘Santa Maria’ che hanno voluto questo segno di pietà e di attenzione verso i malati, verso i moribondi e verso tutti i familiari di coloro che lasciano questo mondo». «Per me oggi si realizza un sogno – ha detto padre Angelo – visto che è da tanto che aspettavamo questo momento: questa chiesa è da oggi ancora di più un punto di riferimento per tutta la città».

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