Osservatorio rifiuti, ‘rivoluzione’ a Perugia

Dopo una lunga mediazione con il vicesindaco Barelli, via all’organismo composto da associazioni. Obiettivo: strategia ‘Rifiuti zero’

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Tariffe alle stelle, impianti bloccati, un’inchiesta della magistratura ancora in corso e ipotesi poco rassicuranti per il futuro.

Impianti Gesenu

Rifiuti zero Ma la strada tracciata dal vicesindaco Barelli potrebbe prendere altre direzioni. Al termine di un lungo iter in consiglio comunale, infatti, è passata all’unanimità la proposta di regolamento promossa dal Movimento 5 stelle che dà una svolta nella gestione dei rifiuti indirizzandola verso la strategia ‘Rifiuti Zero’. Lo aveva già promesso Barelli e ora, dopo una lunga mediazione, sarà realtà. Ora, entro tre mesi, con un apposito avviso, dovrà essere costituito il nuovo organismo.

L’iter La proposta di istituzione di una commissione civica sui rifiuti viene depositata il 4 ottobre 2015 da parte del Movimento 5 stelle, «dalla necessità dell’adozione di misure emergenziali in materia di rifiuti. E il M5S aveva perfettamente colpito nel segno – commenta la capogruppo Rosetti – tanto che poco dopo arriva su Gesenu la tempesta dell’interdittiva e poi quella dell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia che ipotizza una truffa per circa 20 milioni di euro a danno dei cittadini. Il caso Perugia è quello di un incremento anomalo del costo del servizio di 100 euro ad abitante in otto anni, di un incremento della tariffa nonostante l’aumento della raccolta differenziata, è quello della necessità di spingere sulla riduzione dei rifiuti, sulla drastica riduzione del rifiuto secco residuo che va in discarica e sul riciclo».

La discarica di Borgogiglione

L’organismo Ora l’osservatorio coinvolgerà le associazioni competenti sui rifiuti e avrà compiti importanti di monitoraggio e proposta anche in termini di organizzazione della raccolta e in materia impiantistica, che dovrà agire secondo la strategia Rifiuti Zero, spingendo per la tariffa puntuale, e avendo sempre a riferimento il principio di precauzione, di cui si è iniziato a parlare per la prima volta a palazzo dei Priori. «Un Osservatorio che non dovrà essere chiuso in se stesso, ma dovrà relazionarsi con entrambi gli organi amministrativi, giunta e consiglio comunale, ma soprattutto con i cittadini, definendo canali di dialogo e consultazione molto frequenti. L’osservatorio avrà un portavoce e potrà e dovrà relazionarsi anche con il gestore del servizio che sarà tenuto a fornire dati e collaborazione».

Rivoluzione Nel rispetto delle prerogative che la legge assegna alle associazioni dei consumatori, l’osservatorio dovrà altresì costruire un monitoraggio del servizio che permetta di valutare l’adeguatezza degli standard di qualità del servizio. «Un’autentica rivoluzione per palazzo dei Priori – conclude la Rosetti – che, se ben condotta, potrà portare a risultati importanti anche sul fronte impiantistico, tenendo conto del fatto che il blocco degli impianti di Pietramelina per il compost e della discarica di Borgo Giglione si presentano come una ottima occasione per ripensare tutta la partita impiantistica, anche a livello regionale, e come una opportunità per pensare a misure che ci indirizzino verso il riuso, il recupero e il riciclo».

Todi E intanto soffia un nuovo vento in tutto l’Ati2. Dopo Perugia, anche a Todi si modifica la raccolta di pannolini e pannoloni che, solo nell’ambito gestito da Gesenu, fino a dicembre scorso, venivano buttati nell’organico, facendo aumentare i volumi della differenziata ma inquinando, di fatto, tutta la raccolta. «Al fine di migliorare la qualità della raccolta dalla frazione organica e l’efficienza degli impianti di recupero, tali materiali non potranno essere più conferiti nel contenitore dei rifiuti organici umidi. I rifiuti igienici assorbenti vanno conferiti nel contenitore per il rifiuto secco residuo (indifferenziato)». La nuova raccolta prevede un ritiro aggiuntivo dedicato, con cadenza settimanale, per gli utenti che ne faranno richiesta tramite la compilazione di un apposito modulo.

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