Ne ha davvero combinate di tutti i colori il 49enne ternano – M.D., già noto alle forze dell’ordine – che venerdì sera, intorno alle 22.15, si è ‘fatto notare’ a Gabelletta tanto da meritarsi l’arresto in flagrante dopo aver aggredito due carabinieri di Terni: uno ha riportato 15 e l’altro 5 giorni di prognosi dopo le visite al pronto soccorso.
Coltello e passamontagna
Iniziano i guai
L’uomo, al volante di un furgone Fiat Fiorino, è stato notato da una pattuglia del Norm della Compagnia di Terni perché, alla vista dei militari, urtava il marciapiede. Fermato, il soggetto – piuttosto alticcio – ha spiegato di aver sterzato improvvisamente perché aveva forato una ruota. Ma non era vero. Per di più due cifre della targa del mezzo da lavoro erano state ‘camuffate’ con dello scotch e lo stesso 49enne, durante la verifica, aveva pure cercato di nascondere un coltello di ben 19 centimetri e un passamontagna che aveva posto sul sedile del passeggero.
Una furia
Alla richiesta dei documenti ha reagito in ‘malo modo’ verso i militari, bersagliandoli con insulti e minacce piuttosto pesanti. Poi, dopo essersi tolto il maglione – ormai fuori di sé – si è sdraiato in mezzo a via Gabelletta ed è a quel punto che ha pure sferrato un colpo all’orecchio di uno dei carabinieri. Immediato l’intervento di altre pattuglie così come della volante della polizia di Stato. I militari si sono visti costretti a usare lo spray al peperoncino per ‘disinnescare la furia dell’uomo e – a fatica – lo hanno condotto al comando.
Ai domiciliari
Lì è stato posto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, con tanto di denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica. Misura convalidata sabato mattina dal tribunale di Terni (giudice Federico Bona Galvagno) che, accogliendo le richieste formulate in aula dal pm Cinzia Casciani, ha disposto nei confronti del 49enne la misura degli arresti domiciliari. L’uomo – lo stesso che lo scorso maggio aveva compiuto varie rapine in centro, trascinando anche una 91enne in strada – è difeso dall’avvocato Francesco Orsini del foro di Terni.
