Pd Umbria, Leonelli avvia la verifica

Il segretario ha voluto incontrare, per primo, lo zoccolo duro del partito. «Un confronto sereno e costruttivo» quello con Barberini, Brega e Smacchi

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L.P.

Lo aveva annunciato già durante l’ultima direzione Pd, quella dopo la crisi in seno alla maggioranza che aveva visto uscire dalla giunta Luca Barberini. «Ora è tempo di una verifica», aveva tuonato al termine degli interventi quando erano circa le due di notte.

La crisi Da mesi intorno alla figura del giovane avvocato perugino le pressioni sono tante. Alcuni non hanno mancato di sottolineare, durante i 20 giorni di febbre interna al partito, la mancanza di polso del segretario nel cercare di ricomporre la frattura tra le due anime, quella bocciana, di cui fa parte Barberini, e quella dei fedelissimi alla presidente. Lui, che ha sempre detto «fare il segretario è più un onere che un onore» e che non ha mai voluto imporre, a tutti i costi, la sua rappresentanza, giovedì pomeriggio ha dato avvio alla verifica.

La verifica E, per primo, ha voluto parlare proprio con lo zoccolo duro del partito, l’area che, più di tutte, lo ha messo in discussione già lo scorso ottobre. L’appuntamento, era stato infatti fissato proprio con l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Eros Brega, la consigliera comunale Erika Borghesi, Andrea Cernicchi, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e quello di Guardea Giampiero Lattanzi.

Confronto «Il confronto si è svolto in un clima e costruttivo – ha commentato il segretario a margine dell’incontro – analizzando le criticità delle ultime settimane e mesi. Nella volontà reciproca di ricostruire un clima di serenità, all’esito, si è deciso di avviare un percorso teso alla rinnovata coesione e condivisione piena delle scelte». Aggiunge poco altro, Leonelli, ma la volontà, come sempre, da parte sua c’è. «Il confronto non è semplicissimo – dice – ma la strada è sempre aperta». Dopo i botta e risposta su Facebook e le continue frecciatine social degli ultimi giorni, ora intorno alla questione vige il più stretto riserbo. Le decisioni, dunque, saranno prese più avanti, soprattutto al termine del confronto con l’intero partito.

 

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