Perugia, il 27 ottobre riparte Gimo

Vittoria degli studenti universitari, ripartono le due navette: ogni venerdì e sabato sera, dalle 22 alle 2 di notte

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C’era da immaginarselo, dopo il pressing fatto a tutti i livelli, istituzionali e non, sul comune di Perugia. E alla fine gli studenti hanno portato a casa la loro vittoria, con la conferma, arrivata lunedì mattina, dopo l’ennesimo incontro in regione con tutti i partner. Gimo riprende le sue corse il prossimo 27 ottobre.

Gimo 1 e 2 Due linee, tutti i venerdì e sabato sera, dalle 22 alle 2 di notte, che collegheranno Elce, Santa Lucia, Ferro di Cavallo, ospedale, Madonna Alta, via della Pallotta, viale Roma, piazza Italia e Monteluce. Un servizio, quello di Gimo, dedicato e pensato per gli studenti universitari che vivono fuori dal centro storico ma che sarà di grande utilità anche per tutti quei giovani e meno giovani che non vogliono rinunciare a vivere il centro storico di notte ma non hanno voglia di prendere la macchina, non ce l’hanno o non vogliono impazzire per cercare parcheggio.

L’incontro decisivo La notizia è stata data dall’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella e dall’assessore alla mobilità del Comune di Perugia, Cristiana Casaioli, al termine dell’incontro che si è svolto lunedì mattina all’assessorato regionale ai trasporti, al quale erano presenti anche il professor Federico Rossi dell’Università degli Studi di Perugia, il direttore del movimento di Bus Italia, Alessio Cinfrignini e la presidente del Consiglio degli Studenti Martina Domina. Nel corso dell’incontro, che ha sancito la prosecuzione del servizio anche per questo anno accademico, sono state definite le modalità con cui verrà svolto il servizio, e gli impegni economici dei due Enti, Regione e Comune di Perugia, che sosterranno l’iniziativa.

Gli studenti «E’ stato un intenso anno e mezzo di trattativa», commenta Martina Domina esprimendo soddisfazione per un progetto che va avanti da mesi, a cui ha iniziato a lavorare nel febbraio del 2015 quando si è insediata, assieme al professor Rossi. In mezzo c’è stata una prima fase di sperimentazione, durata da aprile a fine giugno, che ha fatto riscuotere un ottimo successo alle navette, con una media di circa 350 passeggeri ogni sera. Ma ci sono stati anche gli incontri, tantissimi, tra regione, comune e studenti, in cui l’unico anello debole – secondo gli studenti – è stato il comune di Perugia che, fino alla fine, ha tentennato.

Servizio essenziale La Casaioli, durante l’estate, è stata presa di mira e non poco, affinché il comune e il sindaco Romizi dessero una risposta definitiva su un servizio considerato ‘essenziale’ non solo per gli studenti. «Sono veramente entusiasta dell’esito della riunione di oggi, – commenta a fine incontro la presidente del Consiglio degli studenti Martina Domina – sono certa che gli studenti e tutta la città risponderanno con altrettanto entusiasmo alla riattivazione di Gimo. Ma a dire la verità ero sicura che avremmo ottenuto il servizio: è veramente imprescindibile e Regione e Comune non potevano non finanziarlo».

La posizione del Comune Proprio sui finanziamenti, infatti, nel corso dei mesi c’è stato un rimpallo di responsabilità tra comune e Regione. «Il Comune di Perugia -ha detto l’assessore Casaioli – ha sempre riconosciuto l’importanza del servizio, per il quale quello che mettevamo in evidenza era la mancanza di risorse. Ora che queste sono state individuate, non possiamo che essere soddisfatti di poter fornire un ulteriore servizio agli studenti universitari, tanto richiesto. Siamo ben consapevoli dell’importanza di Perugia come città universitaria e, per questo, nel Piano urbano della mobilità sostenibile renderemo strutturali tutti quei servizi che contribuiranno a rendere l’ateneo di Perugia ancora più attrattivo, affinché la nostra sia una città sempre più a misura degli studenti universitari».

I fondi Le risorse ‘ritrovate’ sono quelle che, secondo chi ha partecipato all’incontro, saranno rintracciate tra i fondi aggiuntivi dei servizi minimi garantiti dal comune come individuate dalla Regione. Come a dire, alla fine il Comune non ha potuto tirarsi più indietro. Soddisfatto anche l’assessore regionale Chianella, regista dell’ennesimo incontro di lunedì mattina, che ha sottolineato come «la prosecuzione del servizio è dovuta anche al successo che lo stesso ha riscontrato nel primo anno di sperimentazione che si è concluso nel giugno scorso. Tra l’altro –ha aggiunto Chianella – abbiano potuto constatare che questo programma, pensato principalmente per le esigenze degli studenti universitari, GIMO è infatti l’acronimo di giovani In mobilità, è stato utilizzato anche da turisti e perugini che hanno potuto usufruire delle attività culturali e sociali in città senza utilizzare l’auto privata».

Aggiornamenti nel corso della giornata

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