Perugia, immigrazione: raffica di espulsioni

Otto i cittadini stranieri bloccati dalla polizia di Stato. Guai per albanesi, tunisini e nigeriani

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Otto cittadini stranieri espulsi, tre albanesi e un georgiano accompagnati alla frontiera, due tunisini e altrettanti nigeriani collocati nei centri di permanenza per rimpatrio e un ulteriore albanese respinto alla frontiera dell’aeroporto ‘San Francesco di Assisi’. Questo il risultato delle ultime operazioni della polizia di Stato di Perugia.

Gli espulsi L’attività riguarda le operazioni svolte dallo scorso quattro maggio. Il primo,  un 23enne albanese con pregiudizi per truffa e già colpito da provvedimento di espulsione del prefetto di Brescia, è stato arrestato dai carabinieri di Foligno per false dichiarazioni sulla propria identità; stessa sorte per un 25enne connazionale con precedenti per stupefacenti. Un terzo albanese, anche lui di 23 anni con pregiudizi per furto e insolvenza fraudolenta, e già colpito da provvedimento di espulsione, non ha ottemperato rimanendo sul territorio nazionale. Poi c’è un 38enne georgiano con pregiudizi in materia di immigrazione e reati contro il patrimonio, detenuto a Capanne, è stato espulso a seguito di applicazione dell’espulsione come misura alternativa alla detenzione da parte dell’ufficio di sorveglianza di Perugia.

Accompagnati, invece, nei centri per il rimpatrio due cittadini nigeriani e due tunisini. I primi, incensurati, avevano tuttavia ottenuto rigetti definitivi alle istanze di protezione internazionale formulate mentre i secondi, già colpiti da provvedimento di espulsione al quale non avevano ottemperato, a vevano a proprio carico pregiudizi in materia di immigrazione e stupefacenti; un 29enne cittadino albanese si è invece presentato al controllo dopo essere sbarcato dal volo in arrivo da Tirana: apparentemente in possesso di idonei documenti, dal controllo è emerso che lo straniero, oltre ad essere gravato da pregiudizi di polizia, era già stato espulso con accompagnamento alla frontiera nel 2015 con divieto di reingresso per 5 anni nonché respinto al confine nel novembre del 2016.

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