Perugia: «La scuola Ciabatti non è sicura»

Interrogazione del Pd a firma Mori, la scuola doveva già essere trasferita nella nuova sede di Monteluce. E intanto i genitori proseguono la battaglia sul caso mense

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L.P.

La scuola Ciabatti non è sicura. L’istituto primario statale di Porta Pesa, sede della Montessori, sarebbe a rischio crollo e verserebbe «in una preoccupante situazione di stabilità strutturale». Per questo lunedì la consigliera Pd Emanuela Mori ha presentato un’interrogazione a risposta orale per chiedere alla Giunta e al consiglio comunale entro quando l’istituto sarà trasferito nella nuova sede di Monteluce come previsto.

Sicurezza «Se è vero che già nei primi mesi dell’anno – riferisce la Mori – la scuola primaria Ciabatti è stata definita a rischio crollo come mai ancora le classi e il personale non sono stati trasferiti?» Secondo la Mori, la struttura  ha gravi problematiche di stabilità strutturale «che spesso ne ha compromesso e continua a compromettere la sicurezza del personale docente e non che vi lavora e, soprattutto, dei numerosi bambini e delle bambine che la frequentano». La scuola, inserita nel progetto della ‘Nuova Monteluce’ e nell’ottica di una riorganizzazione logistica delle scuole del territorio, sarebbe dovuta essere trasferita nei nuovi locali del quartiere, in quegli edifici di nuova costruzione e con spazio sufficiente per ospitare le classi della Ciabatti, circa 26 e le sei della Valentini di Elce. Ma nonostante i rischi strutturali dell’edificio, del trasferimento ancora non è dato sapere nulla. «A tal riguardo – aggiunge la consigliera d’opposizione – il progetto era corredato da una nuova viabilità esterna di cui non può non esservi traccia».

Pavimenti saltati Dunque quando verranno spostate le classi, i bambini e gli insegnanti? La stessa domanda se l’erano posta i consiglieri del partito democratico Tommaso Bori e Sarah Bistocchi lo scorso luglio, quando le condizioni dell’edificio apparivano, già allora, inadeguate ad ospitare bambini.«La documentazione presentata dagli insegnanti – scrivevano quest’estate  – sottolinea alcune situazioni di particolare criticità tra cui la presenza di animali randagi e potenzialmente pericolosi per i bambini come cani, gatti ma anche topi e nella segnalazione si riscontrano innumerevoli problemi strutturali: pavimenti saltati, mura scrostate, termosifoni arrugginiti, muffe dovute a infiltrazioni d’acqua e cattivi odori provenienti dalle tubature vecchie e incrostate per non parlare delle controsoffittature del tetto che, a causa delle infiltrazioni d’acqua, rischiano costantemente di cadere appesantite dalla pioggia».

L’assessore Intanto dalla direzione scolastica sono già partite numerose lettere con la richiesta di avere un riscontro dall’assessore Diego Dramane Wagué e dagli uffici tecnici del comune. «Lo scorso ottobre – dice la Mori – nonostante i lavori di tinteggiatura, erano già presenti numerose carenze, alcune delle quali destanti non poca preoccupazione». Un esempio lo stato dei solai del piano seminterrato. L’edificio ha quindi bisogno di un intervento urgente di manutenzione straordinaria e dalla Giunta servono risposte certe.

Mense scolastiche Ma le grane per l’amministrazione non finiscono qui. Da più di un anno prosegue la battaglia dei genitori contro il piano mense del Comune e entro la fine del mese i genitori riuniti nei vari comitati daranno vita a una nuova assemblea pubblica per discutere dei problemi sorti da quando a gestire i pasti è la All Foods, l’azienda capofila che si è aggiudicata l’appalto. Intanto da lunedì è attivo per i genitori il sito internet genitoriperlemensepg.it, una piattaforma che mette in contatto famiglie e comitati mense e serve a raccogliere segnalazioni da inviare al comune e al gestore del servizio dopo che erano stati denunciati porzioni troppo ridotte, mancanza di acqua e prodotti non di qualità serviti a scuola durante il pranzo. 

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