Perugia, scoperta anti invecchiamento

Una giovane geriatra – Virginia Boccardi – ha pubblicato il suo studio su una prestigiosa rivista internazionale. Riflessi sull’oncologia

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Una ricercatrice della struttura complessa di geriatria dell’azienda ospedaliera di Perugia, Virginia Boccardi, ha pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale – il ‘Journal of Gerontology, Series A: Biological Sciences and Medical Sciences’ – uno studio, effettuato per la prima volta al mondo, che riguarda una struttura importante del Dna, il telomero. La ricerca si proponeva di analizzare e quantificare anomalie strutturali del telomero in rapporto all’invecchiamento umano.

Virginia Boccardi

Lo studio

«Nello studio abbiamo analizzato le strutture telomeriche delle cellule bianche del sangue ottenuto da soggetti sani e volontari di età compresa tra i 23 ed 101 anni – spiega la dottoressa Boccardi -, dimostrando che i cappucci protettivi localizzati all’estremità dei cromosomi vanno incontro ad alterazioni della struttura con il trascorrere degli anni». Anche nella ricerca, come riferisce una nota del Santa Maria della Misericordia, è stato attuato un metodo innovativo per valutare e quantificare la presenza delle alterazioni strutturali anche con un semplice prelievo di sangue.

Ritardare l’invecchiamento cellulare

A cosa può portare lo studio che Virginia Boccardi ha iniziato presso la scuola di geriatria della università degli studi della Campania e poi proseguito al Cancer Center della università di medicina e chirurgia del New Jersey, ed infine portato a termine in collaborazione con la sezione di farmacologia del dipartimento di medicina dell’università di Perugia? «Di sicuro – afferma Patrizia Mecocci, direttore della geriatria di Perugia – è stata aperta una nuova strada per rallentare il processo di invecchiamento cellulare -. Sul tema ci sono molti studi anche importanti, ma esclusivamente centrati sulla osservazione della lunghezza dei telomeri in toto, mentre questa volta il metodo di osservazione dimostra che ogni cellula possiede delle caratteristiche diverse a livello telomerico».

Riflessi sull’oncologia

La ricerca avrà delle ricadute non solo sullo invecchiamento, ma apre nuovi orizzonti anche nel campo dell’oncologia. «Le cellule normali umane – conclude la dottoressa Boccardi – si difendono dall’insorgenza di tumori diventando senescenti, per cui la conoscenza dei meccanismi della senescenza cellulare e delle disfunzioni telomeriche possono fornire risposte di interesse oncologico».

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