Perugia, solo 60 giorni: poi risposta alla Corte

Per i giudici contabili situazione grave e gestita male: troppe anticipazioni di cassa per arrivare all’equilibrio di bilancio. Il nodo riscossioni: in consiglio è bagarre

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Il plico è arrivato in Comune venerdì 17. Data che è tutto un programma. Ma è stato letto per la prima volta solo lunedì mattina ad ora di pranzo. Lo giura il presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano, giustificando così il ritardo nelle comunicazioni al consiglio comunale, dove – inevitabilmente – la parte più accesa della discussione verte soprattutto su questo argomento. Ora ci sono 60 giorni di tempo per far conoscere alla Corte di Conti le misure correttive, che dovranno essere comunicate attraverso una delibera consiliare.

LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI – FILE PDF (30 PAGINE)

Grave situazione La delibera – illustrata all’aula dall’assessore Cristina Bertinelli – evidenzia la grave situazione finanziaria dell’ente, soprattutto per ciò che concerne lo squilibrio di cassa. Rilevanti le criticità in merito alla costruzione degli equilibri di bilancio ed altre operazioni connesse. Secondo l’amministrazione, lo squilibrio di cassa sarebbe giustificato nel disavanzo tecnico emerso con il rendiconto 2014 (da ripianare in 28 anni) ma secondo la Corte dei Conti tale affermazione non sarebbe corretta. E non è l’unica controdeduzione del documento – ben 30 pagine – inviato all’attenzione del consiglio comunale.

«C’erano anche prima»«Circa gli equilibri di cassa – fa notare la Bertinelli – la Corte pone l’accento sul costante ricorso all’anticipazione di tesoreria, come già avvenuto anche negli anni precedenti (2012 e 2013). Tale utilizzo reiterato evidenzia la gravità della situazione ed è sintomatico di una condizione deficitaria. Insomma un’anticipazione che prosegue da anni e che avrebbe dovuto indurre l’ente a vincolare una parte del risultato di amministrazione mediante creazione di fondo svalutazione crediti già a decorrere dagli esercizi finanziari anteriori al 2014».

Eredità o scarsa attenzione Il nodo è proprio questo: è tutta colpa delle amministrazioni precedenti, come dice l’amministrazione Romizi, oppure l’attuale governo della città, in questi tre anni, poteva fare qualcosa di più di quello che ha fatto? Secondo la Bertinelli e secondo il sindaco Andrea Romizi il peso era eccessivo e – nonostante l’impegno di questi 3 anni – non si poteva fare di più: i motivi dello squilibrio sarebbero legati al taglio dei trasferimenti statali, ai crediti vantati sullo Stato nonché alla non corretta ripartizione del fondo regionale trasporti.

LO SCONTRO IN CONSIGLIO – VIDEO

Scarsi incassi Per la Corte, tuttavia, il problema dello squilibrio deriva piuttosto dal non riuscire ad incassare le somme relative agli accertamenti delle entrate con cui si sono costruiti gli equilibri e finanziate le spese. Per non parlare dell’utilizzo per cassa dei fondi vincolati, aventi specifica destinazione per far fronte al pagamento di spesa corrente senza ricostituzione della consistenza al 31 dicembre dell’esercizio di utilizzo.

Romizi contrattacca «Fin dal nostro insediamento circolavano alcune voci in merito alle criticità di bilancio del Comune – ha detto il sindaco – divenute le voci reali, la prima preoccupazione della giunta è stata di rivisitare la spesa del Comune ad esempio tramite la commissione spending review, da molti criticata a torto. L’azione ha coinvolto tutti gli uffici per cercare di centrare alcuni obiettivi; risultati reali riconosciuti dalla stessa Corte dei Conti. Nell’arco di pochi esercizi la spesa corrente è stata compressa di circa 26 milioni, non poca cosa, e senza mettere mano ai servizi». Poi la stilettata all’opposizione, in particolare al centrosinistra («Ma voi cosa avete fatto?», ha detto battendo i pugni sul tavolo), ma anche ai Cinquestelle, accusati di fare speculazione.

Rosetti: «Avreste dovuto scusarvi» «Non ti permettere di dire che facciamo speculazione politica – ha detto la Rosetti, dando del ‘tu’ al primo cittadino – noi fin dalla campagna elettorale abbiamo sottolineato i disastri di Locchi e Boccali, eppure molte di queste criticità sono state reiterate dalla giunta Romizi e denunciate dal Movimento Cinque Stelle fin dall’agosto 2014. In tre anni e mezzo abbiamo proposto tantissime soluzioni utili, tutte respinte da questa maggioranza; per questo oggi ci saremmo aspettati dalla giunta delle scuse che, invece, non sono arrivate. La verità è che il Comune ha bisogno di una riorganizzazione generale e di porre mano a criticità assolute tutte segnalate dalla Corte con puntualità».

Arcudi: «Era tutto noto» «I due punti rilevanti della discussione – per il consigliere PD – sono l’anticipazione di tesoreria e gli equilibri di bilancio. Tali aspetti erano noti da tempo ed il sindaco, già consigliere comunale per anni, non poteva non conoscerli, anche in considerazione del fatto che si trattano di criticità comuni a tutti gli enti locali italiani a causa delle riduzioni dei trasferimenti statali e della crisi generale. In questo contesto il centrodestra non può affermare oggi di aver scoperto le criticità di bilancio come se fossero calate dallo spazio. Eppure in campagna elettorale le promesse si sprecavano pur essendo molte di esse impossibili (si veda la riduzione di tutte le tasse)».

«È suonata la campana» Per Pietrelli sui bilanci il M5S ha sempre preferito la verità alla propaganda, denunciando il continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria che ha determinato forti spese per il Comune in termini di interessi. Bori invece cita Hemingway: «Per chi suona la campana? Per voi. La ricreazione è finita». Sul tema è intervenuto anche il consigliere Sorcini: «In passato c’è stato chi si intendeva di buchi di bilancio molto più di noi; si veda quanto accaduto nella seconda legislatura Locchi». Infine Numerini: «Nessuno nasconde la severità delle note della Corte dei Conti, tuttavia non è la prima volta che accade. Avremmo potuto risanare d’improvviso le casse del Comune tagliando drasticamente i servizi, ma abbiamo scelto di non farlo per perseguire la strada del ripianamento graduale ma meno impattante per i cittadini. Insomma è stato intrapreso un percorso virtuoso confermato dai numeri; ovviamente ci vorrà del tempo per completarlo».

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