Nel corso dei controlli straordinari della polizia ferroviaria, nella Stazione di Terni sono state denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria tre persone ed una è stata munita di foglio di via obbligatorio. Inoltre, è stato rintracciato un minore fuggito di casa.
Foglio di via Gli agenti, dopo aver fermato una cittadina romena che disturbava i passanti, aggirandosi tra piazza Dante e piazza della Rivoluzione Francese, hanno accertato che la donna risultava residente in un campo nomadi di Roma, che era dedita all’accattonaggio ed aveva a suo carico vari precedenti per borseggio e furto in appartamento. La donna è stata accompagnata in questura dove, all’esito di ulteriori accertamenti, il questore di Terni Antonino Messineo ha emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio e il divieto di ritorno nel comune di Terni per tre anni.
Denuncia Durante il controllo allo scalo ferroviario di Terni la Polfer ha fermato un’altra romena, mentre lasciava la stazione in direzione del centro cittadino. Dagli accertamenti effettuati è emerso che la donna, di etnia Rom, gravata da numerosi precedenti, aveva violato il provvedimento emesso dal questore di Terni di divieto di ritorno nel comune e per questo è stata denunciata in stato di libertà ed allontanata. La donna era nota agli uomini della polizia ferroviaria di Terni in quanto oggetto di un altro intervento su un treno in transito poiché, per sfuggire al controllore che le chiedeva il biglietto del quale era sprovvista, aveva simulato le doglie del parto essendo in stato di gravidanza avanzata.
Controllati inoltre tre giovanissimi extracomunitari, due magrebini ed uno sudamericano, residenti a Perugia, con piccoli precedenti penali e disoccupati, i quali, al momento del controllo, non sapevano spiegare le ragioni del loro viaggio a Terni. Di certo non si aspettavano di concluderlo negli uffici della polizia ferroviaria, dove si è scoperto che uno di loro, un tunisino di appena 17 anni, era ricercato per essersi allontanato da casa senza avvertire i genitori, i quali, temendo che potesse essergli capitata una disgrazia ne avevano denunciato la scomparsa.
