Polizia di Stato, Malossi (Siulp): «Personale all’osso un po’ ovunque»

Il segretario del sindacato lancia l’allarme

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di Luca Malossi
Segretario del Siulp

È oramai da tempo che assistiamo al continuo e inesorabile decremento degli organici della polizia di Stato. Il Reparto prevenzione crimine di Perugia, dal 2019 ad oggi, ha perso 9 elementi passando da 51 a 42; a questi ora si dovranno aggiungere le prossime perdite dovute ai trasferimenti degli ispettori e alle assegnazioni dei neo vice ispettori, poiché né arriveranno 2 ma ne andranno via 4.

Luca Malossi

Constatiamo dunque che il potenziamento degli organici della polizia di Stato più volte richiamato sulla stampa, in realtà non rafforza alcunché, le assegnazioni infatti non sono in grado di coprire neanche i pensionamenti. I recenti annunci sull’arrivo di 12 nuovi ispettori alla questura di Perugia non sono altro che numeri di una partita di giro che vedrà concretamente assegnare 7 neo vice ispettori, qualora accettino la destinazione, ma con il contestuale trasferimento in uscita di altri 3 ispettori. In pratica grandi aspettative e tanta delusione. Con questa tornata di movimenti del ruolo ispettori, concretamente non si è fatto altro che avvicendare a numeri che non variano il personale, ad eccezione dei 4 ispettori in questura. Le sofferenze restano, anzi si aggravano, i pochi innesti non sostituiscono neanche i collocamenti in quiescenza; alla polizia Stradale di Perugia, per esempio, in 5 anni si sono perse 40 unità.

Anche nei commissariati la situazione è allarmante, a Città di Castello, ma vale un po’ per tutti i commissariati; sta diventando impossibile, nonostante gli sforzi e i sacrifici degli encomiabili colleghi, garantire la volante h24. Si coprono i turni in straordinario, allungando o anticipando l’orario di servizio, e non possiamo pensare che, al di là degli spot, si possa continuare a sostenere carichi di lavoro del genere. Occorrono maggiori economie e normative che consentano assunzione e formazione rapida di poliziotti sul modello degli ausiliari degli anni ’90, atteso che l’organico della polizia di Stato entro il 2030 perderà a livello nazionale 40 mila unità e alle condizioni attuali potrà assumerne solo il 30%.

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