Porta Pesa, la sala slot aprirà comunque

Perugia, nessun effetto retroattivo per le modifiche al regolamento comunale. Proseguono i lavori nei locali che ospiterà un centro scommesse a due passi dalle scuole

Condividi questo articolo su

di L.P.

Genitori, insegnanti e residenti contro l’apertura della sala slot

Non sono bastate le manifestazioni, i dibattiti in consiglio comunale e neppure la modifica del regolamento, appena qualche settimana fa, approvata da palazzo dei Priori con un solo voto contrario, che equipara le sale gioco ai centri scommesse sottoponendo tutti ai limiti previsti dalla Legge regionale numero 21 del 2014. La sala slot a porta Pesa, quella a pochi passi di distanza da tre istituti scolastici, la scuola elementare Ciabatti, a due passi dal nuovo centro scommesse, la media Ugo Foscolo e la materna Santa Croce, aprirà comunque. 

In comune «A livello istituzionale è andato tutto come doveva andare, con la modifica al regolamento approvata quasi all’unanimità – spiega Sarah Bistocchi che, insieme al consigliere Tommaso Bori, entrambi del Pd, per primi hanno cercato di alzare l’attenzione sul tema portando la vicenda in consiglio comunale – e l’equiparazione tra sale slot e centri scommesse relativamente alla distanza da punti sensibili come scuole di ogni ordine e grado, centri di aggregazione giovanili e luoghi di culto». Ma evidentemente non è bastato perché all’interno dei locali che si affacciano su Porta Pesa i lavori vanno avanti e, di notte come di giorno, c’è un gran via vai. L’apertura, dunque, dovrebbe avvenire entro pochi giorni.

La manifestazione di genitori, insegnanti e associazioni

I permessi Ricostruendo, a ritroso, il percorso, come fatto anche nei vari dibattiti in comune, le autorizzazioni necessarie all’esercizio sono state rilasciate dalla Questura perché questo prevedeva il regolamento prima delle modifiche introdotte appena qualche settimana fa. «Non sappiamo se ci sono state altre autorizzazioni – conclude Bistocchi – ma verificheremo e terremo alta l’attenzione su questo punto. Perché i dibattiti e le manifestazioni di genitori, insegnanti e residenti dovrebbero aver fatto capire chiaramente qual è il punto di vista dell’intera cittadinanza sul tema».

La petizione In attesa di capire come fermare il progetto, intanto, sulla piattaforma change.org è partita una petizione rivolta al sindaco, al questore e al prefetto che nel giro di qualche ora ha già raccolto quasi un centinaio di adesioni. «Chiediamo di applicare le distanze di sicurezza previste per le sale giochi – si legge – 500 metri dai luoghi sensibili, tra cui scuole di ogni ordine e grado, ospedali, case di cura, luoghi di culto, anche alle sale scommesse, a cominciare da quella in procinto di aprire a Porta Pesa, di fronte alla scuola elementare Ciabatti, e a pochi passi da altri istituti scolastici importanti. L’unica vera scommessa per noi sono gli alunni delle scuole e gli studenti universitari. Non tiriamoci indietro, siamo tutti della partita».

Genitori e insegnanti per dire no al centro scommesse

Le probabilità Un’idea, quella della petizione, nata dal basso, a partire dal docente di probabilità e statistica dell’Università degli studi di Perugia Andrea Capotorti. «E’ la prosecuzione naturale dell’impegno dei mesi passati – spiega il professor Capotorti – per cercare di scongiurare l’apertura del centro scommesse vicino ad alcune scuole. Poco fa c’erano le luci accese, vuol dire che sono pronti a partire. Anche se in regola con le autorizzazioni, io credo che il comune debba intervenire. Noi da parte nostra ci stiamo muovendo su più fronti, cercando di tenere alta l’attenzione della popolazione». I lavori, intanto, vanno avanti e ci sono già le insegne interne, mentre nulla si riesce a intravedere sul piano interrato. Quante sono le probabilità che il centro scommesse apra? Risponde ridendo il professor Capotorti che, di statistica, se ne intende: «Purtroppo sono alte – conclude – così come alti sono i rischi dell’azzardo».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli