Rocca di Piediluco: «Sindaco Bandecchi, abbia cura di questo grande patrimonio»

Terni – Lettera di un cittadino sul bene culturale che domina il lago

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lettera firmata

Egregio sindaco Bandecchi, per prima cosa mi complimento per la sua elezione, in principio tutt’altro che scontata. Pur trovandomi schierato su altre barricate, le dico in bocca al lupo per i cinque anni a venire, in veste di primo cittadino della nostra ‘città dell’acciaio’. In effetti, conoscendo la volubilità del cittadino ternano medio, la facilità con cui sia solito salire sul carro del vincitore scendendo da quello del ‘caduto in disgrazia’ di turno, e posta la sua capacità di perdersi in critiche pretestuose e affatto costruttive, le garantisco che di auguri e di buoni auspici ne avrà assai bisogno.

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Ora, dato che ha sempre dichiarato di avere a cuore lo sviluppo economico e turistico della nostra Conca e di voler metter fine alla scellerata imposizione perugina di farne la cloaca dell’Umbria, le sottopongo un tema che ho particolarmente a cuore, già da me esposto, a suo tempo, alla precedente amministrazione comunale, ma infine messo in disparte per non-competenza funzionale e gestionale. Nello specifico, penso allo stato della rocca albornoziana di Piediluco.

Ogniqualvolta mi trovi a passare tra i boschi del noto borgo lacustre, devo assistere mio malgrado e con estremo rammarico alla decadenza del suo pittoresco castello e, ad ogni occasione, mi soffermo a girare alcuni brevi video (disponibile ad inviarglieli) a mio avviso indicativi della sconfitta delle istituzioni. Sconfitta conseguente al depauperamento di un tesoro storico ed architettonico della civiltà e della cultura, sia locale, sia nazionale. Per quanto la rocca sia ‘gestita’ dalla Provincia di Terni, reputo che un impegno diretto del Comune possa ritenersi doverosamente utile, affinché tale ente (la Provincia, per l’appunto) si impegni fattivamente nelle necessarie attività di ripristino e preservazione.

Sarebbe un bel gesto nei confronti della comunità, prima ancora che una dimostrazione di lungimiranza politica. Anche in periodi di ‘vacche magre’ di bilancio. Ad Ossana, in Val di Sole (Trentino), hanno il castello San Michele. Facciamo in modo che Piediluco, Terni, rediviva, risanata e abbellita realtà dell’Umbria meridionale, abbia di nuovo la sua rocca albornoziana, viva, attraente e decisamente più attrattiva. La ringrazio a nome dei cittadini ‘virtuosi e consapevoli’ dell’attenzione che vorrà riservare alla questione. Confidando ovviamente che certe intenzioni di fare, disfare e rivoluzionare non restino soltanto una delle tante promesse da campagna elettorale.

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