Rogo ThyssenKrupp, Italia pressa Germania

Il ministro della Giustizia Orlando chiede al suo omologo tedesco di dare esecuzione alla condanna per i due dirigenti tedeschi, che invece sono liberi

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La richiesta era stata già avanzata, dall’Italia alla Germania, all’inizio dell’anno. Senza esito. E giovedì il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha di nuovo chiesto al suo omologo tedesco di dare esecuzione alla sentenza per i dirigenti della ThyssenKrupp condannati per l’incidente accaduto nel dicembre 2007 nello stabilimento di Torino, nel quale persero la vita 7 operai.

Italiani in carcere, tedeschi liberi Per quella strage furono condannate sei persone, ma mentre i quattro dirigenti italiani sono in carcere, i due tedeschi – Harald Espenhahn (condannato a 9 anni e 8 mesi) e Gerald Priegnitz  (condannato a 6 anni e 10 mesi) – sono liberi.

Marco Pucci e Daniele Moroni

Pucci e Moroni A Terni, in particolare, sono in carcere a vocabolo Sabbione dal 14 maggio del 2016 (la sera prima la Corte di cassazione aveva confermato la loro condanna), Marco Pucci (condannato a 6 anni e 10 mesi) e Daniele Moroni (condannato a 7 anni e 6 mesi). A Torino, invece, sono in cella altri due dirigenti: Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri.

Il lavoro Da giugno di quest’anno, peraltro, Pucci (lui per lavorare alle Fucine Umbre) e Moroni (alla Mascio Engineering) possono lasciare la casa circondariale alle 10,30 del mattino e devono farvi ritorno alle 18,30.

L’estradizione Per Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz  è stata chiesta l’estradizione in Italia, che è stata però dichiarata non ammissibile in quanto sono entrambi di cittadinanza tedesca. Giovedì il ministro Orlando, a margine della riunione del consiglio ‘Giustizia e affari interni’ (Gai) in Lussemburgo, ha incontrato il suo omologo tedesco Heiko Maas ed ha riproposto la richiesta: estradizione o esecuzione della sentenza in Germania.

 

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